IMPRESE AGRICOLE A RISCHIO SENZA ASSICURAZIONI CONTRO LE CALAMITA’NATURALI

Il passaggio tra inverno e primavera si presenta quest’anno più a rischio che mai per le aziende agricole italiane e pontine. In questo periodo, infatti, si concentrano i danni alle colture a causa di brinate, gelate tardive e improvvise grandinate. Lo sottolinea la Coldiretti Provinciale ricordando che non è ancora stato rifinanziato per il 2009 il Fondo di Solidarietà Nazionale, il sistema di incentivi alle aziende agricole per l’abbattimento dei costi delle assicurazioni alle colture e agli allevamenti contro le intemperie atmosferiche e le epizozie. Dopo le numerose rassicurazioni da parte delle istituzioni sul rifinanziamento del Fondo, è giunto il momento di concretizzare lo stanziamento per consentire agli imprenditori di stipulare con serenità le polizze assicurative “agevolate” in modo da fronteggiare le eventuali prossime e più dannose calamità atmosferiche. Per affrontare la difficile situazione ed individuare le azioni da intraprendere la Coldiretti Nazionale ha convocato presso la sua sede confederale nella giornata dell’11 Marzo un incontro dei propri dirigenti e di quelli dei Consorzi di Difesa dell’intero Paese. All’incontro sono stati presenti anche i rappresentanti dei consorzi di difesa del Lazio tra cui il Consorzio di Difesa CO.PRO.LT di Latina.
“Nel 2008 le aziende agricole assicurate in Provincia di Latina – ricorda Enzo Galetto, Direttore della Coldiretti pontina – hanno investito qualche milione di Euro per assicurare le proprie coltivazioni di pregio. Quest’anno, nella malaugurata ipotesi della mancanza dell’operatività del Fondo di Solidarietà Nazionale, l’investimento delle aziende agricole per le polizze assicurative potrebbe triplicare con conseguenti forti aumenti dei costi di produzione in un momento particolarmente difficile per il comparto agricolo provinciale”. “Il mondo agricolo – gli fa eco il Presidente Provinciale di Col diretti Daniela Santori – ha bisogno di certezze per consolidare la positiva tendenza fatta registrare dallo strumento assicurativo in agricoltura, perché le imprese devono fare i conti anche con il rischio climatico che influisce sulla resa e sulla qualità del prodotto indipendentemente dalla abilità dell’imprenditore. Negli ultimi quattro anni lo sviluppo del concetto assicurativo è stato positivamente recepito dagli imprenditori agricoli perché è l’unica attuale forma di tutela del proprio reddito e ha portato con se vantaggi generali, ad esempio facendo risparmiare lo Stato in modo trasparente e sostenibile (prima lo Stato spendeva il doppio con interventi compensativi di scarsa efficacia) e contenendo l’inflazione, perché è l’unico costo di produzione per le imprese agricole che è diminuito”.

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