Obesità infantile in aumento

Obesità infantile in aumento
Un recente studio ha individuato e riconosciuto due geni responsabili di questa malattia

L’obesità infantile è un problema in costante aumento, e l’Italia è al primo posto in Europa per numero di bambini che presentano chili in eccesso. Secondo i dati elaborati dalla Asp – Azienda Sanità Pubblica – in Lazio il 24,6% dei bambini è in sovrappeso e il 10,7% è obeso. Tra gli adolescenti invece il 22,8% è obeso a 11 anni, il 17,6% a 13 anni ed il 18,3% a 15 anni. Le indagini promosse dal Ministero per la Salute indicano come al sud ci sia una prevalenza di obesità rispetto al nord (Napoli 16% – Lodi 6,9%). Numerose campagne di educazione alimentare vengono messe in atto quotidianamente per sensibilizzare i giovanissimi, tra cui quella che coinvolge 70 istituti di Roma da maggio a dicembre promossa dall’assessorato comunale alle Politiche sociali, il cui slogan è “Mettiti in testa di mangiare bene”.

Il rischio che un bambino obeso diventi un adulto obeso aumenta con l’età ed è direttamente proporzionale alla gravità dell’eccesso ponderale: si tratta del disordine nutrizionale più frequente nei paesi sviluppati, soprattutto a causa della troppa sedentarietà e delle cattive abitudini alimentari. I pericoli che derivano da questa patologia sono ormai noti a tutti, si va dal diabete alla pressione alta, dalle malattie cardiovascolari all’ipercolesterolemia.

Le cause non sono sempre facilmente individuabili, perché solo una piccola parte soffre di Obesità secondaria, ovvero dovuta a malattie endocrine o trasmesse a livello ereditario: la grande maggioranza è affetta da Obesità Essenziale, provocata da un’eterogenea serie di fattori, siano essi metabolici, ambientali o socio-psicologici. Un recente studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics e condotto dal Children’s Hospital di Philadelphia ha però individuato e riconosciuto due geni responsabili che fin’ora non erano mai stati messi in relazione con l’obesità infantile.

La ricerca ha confrontato il DNA di 5530 bambini obesi con quello di 8318 bambini con peso ed indici di massa corporea nella norma: si è così scoperto che il gene OLFM4 sul cromosoma 13 ed il gene HOXB5 sul cromosoma 17 si presentano “difettosi” ovvero mutati soltanto nei bambini obesi, anche se non sono ancora del tutto chiare le motivazioni per cui questo avviene. Si tratta comunque di un notevole passo in avanti nello studio dell’obesità che apre nuove vie alla ricerca in questo campo, di importanza fondamentale per il benessere e lo sviluppo dei bambini verso l’età adulta.

Marta Casini

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