Itinerario in Valsugana

Alla scoperta della Valsugana
Neve, natura e sapori in un Trentino ancora fuori dai viaggi di massa

Uno sguardo alla valle
Stretta fra gli abitati di Pergine e Grigno, e percorsa dal Fiume Brenta, la Valsugana è uno dei principali assi di comunicazione del Trentino e crocevia naturale fra la città di Trento ed il Veneto. Cuore culturale ed artistico dell’itinerario è Borgo Valsugana, raffinato centro storico posto sulle rive del Brenta che in certi scorci ricorda le atmosfere veneziane, con i suoi ponticelli e le sue gallerie affacciate sul fiume. Risalendo poi la Valsugana verso il capoluogo, si incontrano ben due laghi, pittorescamente paralleli l’un l’altro e separati da un crinale boscoso: il Lago di Caldonazzo e il Lago di Levico (nelle vicinanze sono le omonime terme) che offrono deliziosi lungolago e piacevoli passeggiate.

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Il Tesino e il Lagorai
La Valsugana è dominata dal gruppo dolomitico del Lagorai, uno dei più integri del Trentino. Già dalla tortuosa strada per il Passo Manghen (2043 m.) si può apprezzare la natura incontaminata del Lagorai, tra fitte foreste di conifere e pascoli ameni punteggiati da baite e malghe. Dal Manghen partono svariati sentieri a piedi: si consiglia quello che conduce al Laghetto delle Buse, in una suggestiva cornice naturale. Tornati al fondovalle si procede fino ai piedi del Monte Lefre, postazione militare nella Prima Guerra Mondiale, ove sorgono svariati minuscoli villaggi dalle case vivacemente intonacate. Si ricomincia quindi a salire fino a guadagnare la verdissima Conca del Tesino, con i pittoreschi paesi di Pieve (patria dello statista Alcide De Gasperi) e Castel Tesino, entrambi frequentati per la villeggiatura.

Val Malene e Cima d’Asta
Oltrepassato l’altopiano del Tesino, si continua in direzione del Passo Brocon, attraverso uno scenario di fitte foreste. Si incontra ad un certo punto il bivio per la Val Malene, segnalata da un cartello turistico: si tratta di un luogo magico e segreto, solcato da un limpido torrente, il Grigno, e attrezzato con alcuni ristoranti-rifugi; nelle vicinanze è inoltre il parcheggio che dà accesso al sentiero per la Cima d’Asta (2883 m.), da non perdere per gli appassionati di trekking: il percorso conduce ad uno degli angoli neno noti delle Dolomiti, e per questo ancor più affascinante per chi è alla ricerca di autentica wilderness.

Sciare in Valsugana e dintorni
Ripresa la Strada Provinciale dal bivio per la Val Malene, proseguiamo ora per il Passo Brocon che ci accoglie con un panorama mozzafiato sulle vette dolomitiche. Il passo ospita ampie praterie e notevoli impianti sciistici, ma è anche un ottimo punto di partenza per raggiungere località famose come San Martino di Castrozza e Passo Rolle, la Val di Fiemme e la Val di Fassa, da sempre mete d’elezione delle più classiche “settimane bianche”. Ben più a portata di mano dalla Valsugana sono invece le stazioni del Tesino, che offrono peraltro ottime possibilità per il fondo.

La Valsugana a tavola
La famosa “polenta valsuganotta” è il prodotto che ha reso questa valle famosa in tutta Italia. A dire il vero, la ricetta originale è segreto delle massaie ma nei locali pubblici viene servita nei modi più diversi: col ragù, coi funghi, col formaggio o con la carne di cervo, la scelta è molto ampia. Del resto, la Valsugana possiede un’enogastronomia esemplare delle tradizioni trentine: accanto alla polenta compaiono i famosi “spatzle” (gnocchetti verdi agli spinaci), i canederli ripieni, o ancora il risotto al Teroldego (vino rosso doc del Basso Trentino) con fonduta di gorgonzola.

Link:
www.valsugana.info
www.valsugana.net

Luca Bellincioni

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