Carcere di Velletri: turni massacranti e nessuna tutela

La denuncia del Si.P.Pe. “Il datore di lavoro ha l’obbligo giuridico di tutelare la salute e la personalità morale del lavoratore”

Ci troviamo davanti ad un intollerabile sistema carcerario“, è questa la denuncia di Carmine Olanda, Segretario Generale del Si.P.Pe. riguardo ai problemi che investono la casa circondariale di Velletri.

Il carcere di Velletri – spiega Carmine Olanda- ha una capienza regolamentare di 410 detenuti. In data 31 luglio 2015 ospitava al suo interno 525 detenuti, contro i soli 100 Agenti che lavorano su tre turni, 16/24 – 08/16 – 00/08, e che sono costretti molto spesso a rinunciare anche al riposo dopo lo smonto notturno“.

Come se non bastasse– prosegue Olanda- il D.A.P. ha imposto anche un canone mensile sugli alloggi del carcere di Velletri destinati al personale pendolare di Polizia Penitenziaria, alloggi fatiscenti non salubri. Oltre al danno anche la beffa. La Direzione del Carcere di Velletri deve tutelare, incentivare e motivare il Personale di Polizia Penitenziaria; non abbandonarlo per preoccuparsi solo della rimozione delle antenne TV della caserma Agenti“.

La struttura del carcere di Velletri, per la sua complessità, necessita di una costante presenza di un leader e non di un capo. Il datore di lavoro ha l’obbligo giuridico di tutelare la salute e la personalità morale del lavoratore. Il benessere del personale è pertanto una priorità assoluta“, conclude il Segretario del Si.P.Pe..

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