Il seggio vacante

-Dopo tutto questo tempo?
-Sempre.

-Harry Potter e i Doni della morte, Rowling

La recensione della settimana: “Il seggio vacante” di J.K. Rowling

La Rowling si conferma una brava scrittrice anche lontana dalla magia.”Il seggio vacante” segna l’esordio della scrittrice fuori dal mondo di Harry Potter.

Il romanzo, rivolto a un pubblico adulto, racconta gli scenari scatenati dalla morte di Barry Fairbrother, il consigliere di una piccola città. Inizialmente difficile da seguire per i continui cambi di punti di vista per poi diventare a un certo punto scorrevole. Poche pagine bastano per entrare nella psicologia e nelle ottiche dei vari personaggi per preparsi in un finale che vale tutto il libro.

Trama:

Per la cittadina di Pagford, la morte improvvisa di Barry Fairbrother è uno shock. In apparenza, Pagford è un ridente villaggio inglese, con la sua piazza del mercato lastricata in pietra e la sua antica abbazia. Dietro questa bella facciata, invece, c’è una cittadina in guerra. Guerra dei ricchi contro i poveri, dei figli verso i genitori, delle mogli con i mariti, degli insegnanti con gli allievi. Pagford non è quello che sembra. Attorno al seggio lasciato vuoto da Barry nel consiglio municipale si scatena la guerra più feroce che Pagford abbia mai vissuto: chi uscirà vincitore da un confronto gravido di passioni, ambiguità e colpi di scena?

I personaggi sono tanti ma la storia è ben scritta e l’autrice si destreggia bene tra i vari protagonisti. Ancora una volta la Rowling dimostra di essere un’ottima scrittrice in grado di cimentarsi in qualsiasi genere letterario perchè ha l’innata capacità di andare oltre i suoi limiti.

Buona lettura!

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