Ancora polemiche sui rifiuti romani. Per FDI “Amministrazione assente e consenziente”

Il coordinatore Edoardo Baldo esterna la “preoccupazione” di tutto il gruppo FDI. E incalza: “Grazie a questa Amministrazione Aprilia è di tutti, tranne che degli apriliani”

I primi segnali di dissenso della destra apriliana per l’invio dei rifiuti romani nel nostro territorio arrivano da Fratelli d’Italia.

Finora ad attaccare pubblicamente l’accordo raggiunto tra Rida Ambiente ed Ama e, successivamente, tra Comune e Regione, erano stati solo i gruppi della maggioranza e della sinistra.

Ora, invece, anche dall’altra parte dello schieramento politico arrivano voci di malumore.

Ad esternarle, a nome del gruppo FDI di Aprilia, è il coordinatore Edoardo Baldo, che esprime

preoccupazione il trasferimento di 400 tonnellate di rifiuti da parte del Comune di Roma sul nostro territorio.

Il problema è grave non solo perché verranno trasferiti grossi quantitativi di rifiuti per la classica “emergenza”, che ormai è divenuta la normalità.

Ma anche perché questo accordo ricade interamente sulle spalle dei cittadini apriliani.

E l’Amministrazione?

Assente: avevano promesso barricate ed invece l’indomani era già bello e pronto l’accordo.

E poi il silenzio.

Se la politica ha dimostrato di non poter impedire che l’accordo prendesse corpo, per il coordinatore FDI è il momento che la città tutta faccia sentire la propria voce:

Rida – prosegue Baldo – ad oggi non sta rispettando il contratto, non versando quote dovute al Comune di Aprilia.

Si parla, inoltre, di un accordo privato tra lei ed AMA di cui non conosciamo la durata, né le somme corrisposte.

Aprilia, grazie a questa amministrazione, è di tutti tranne che degli apriliani.

FDI Aprilia chiede a tutte le forze di politiche locali di scendere in campo, per contrastare questo accordo dove l’unica a rimetterci è la città di Aprilia.

E chiede a tutti i cittadini di far sentire la propria voce contro un’amministrazione assente e consenziente.

Come era facile prevedere, la guerra continua.

di Massimo Pacetti

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