Aprilia Possibile chiede la costituzione delle Consulte per sostituire il Comitato Grandi Eventi

Dopo le dimissioni del Presidente e due membri del Comitato Grandi Eventi, Aprilia Possibile chiede l’introduzione delle Consulte per “cambiare rotta”

Era inevitabile che le dimissioni del Presidente del Comitato Grandi Eventi, Adriano Lemma, ed altri due membri dello stesso ente portassero alla reazione di alcune forze politiche cittadine.

In particolare quelle da tempo avverse al Comitato come istituzione cittadina, come Aprilia Possibile.

A dieci giorni dalla decisione di Lemma, i responsabili di AP sono già pronti a dare all’Amministrazione suggerimenti su come provvedere alla sostituzione del CGE:

“La nostra proposta – spiegano dal movimento – ha come obiettivi l’aumento della partecipazione delle numerose realtà associative alla proposta culturale e promozionale del nostro territorio.

Ed anche l’attuazione delle disposizioni contenute nello Statuto della nostra Città.

In particolare si chiede al Sindaco e all’assessore di riferimento di cambiare rotta, su questo tema, rispetto alle scelte degli anni passati.

Sciogliendo definitivamente il Comitato Grandi Eventi e dando impulso alle Consulte.

Le quali devono essere il vero centro strategico di elaborazione di idee e progetti della nostra Città”.

Le Secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale, le Consulte andrebbero suddivise per settore, coinvolgendo associazioni afferenti ad uno stesso ambito.

Si avrebbero così interlocutori privilegiati che andrebbero a confrontarsi sui vari eventi da organizzare nei vari ambiti di interesse.

Vista la strenua difesa del Comitato Grandi Eventi in occasione delle precedenti critiche, difficile credere che il Sindaco Terra accetterà il consiglio di Aprilia Possibile.

Ma, allo stesso modo, c’è da pensare che il gruppo non smetterà di portare avanti le proprie posizioni, come d’altronde fatto finora.

Le scelte del primo cittadino diranno se nei prossimi 5 anni continuerà il braccio di ferro tra Comune ed Aprilia Possibile.

di Massimo Pacetti

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