Aumenti Tari, Mastrofini risponde al PD: “Dovuti al governo centrale, dove c’è il PD”

L’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini rispedisce al mittente le accuse sull’aumento della pressione fiscale. Dovuta proprio alle decisioni del PD a Montecitorio

Le accuse del Partito Democratico di Aprilia sull’aumento della pressione fiscale vengono rispedite al mittente dall’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini.

E non solo in senso figurato.

Il responsabile delle casse comunali, infatti, afferma che sono proprio le iniziative del PD ad aver portato un aumento delle tasse.

E questo perché le decisioni prese a Montecitorio dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, dove appunto c’era il PD, sono andate in questa direzione:

“Il PD – afferma Mastrofini – confronta i dati del 2011 con quelli attuali.

Ma è un paragone impossibile, perché all’epoca non esisteva la Tari, introdotta successivamente dal governo nazionale.

Rispetto alla Tares e alla precedente Tarsu vi sono modalità di calcolo differenti e, per questo, i dati non sono confrontabili.

Nostro malgrado, la Tari ha un sistema di calcolo tale da comportare aumenti obbligatori per tutti i Comuni d’Italia.

Ma va anche detto che proprio per questo motivo il PD locale sbaglia il destinatario delle accuse.

La maggiore pressione fiscale di questi ultimi anni va addebitata al governo centrale, di cui dal 2011 lo stesso PD è componente fisso.

Ciò premesso, in generale, non ci sono aumenti significativi della Tari.

Salvo per le utenze non domestiche la rimodulazione di alcune aliquote per le diverse categorie merceologiche“.

Questione Progetto Ambiente

Altro nodo importante della disamina del PD sull’aumento della Tari ad Aprilia riguarda la raccolta differenziata.

E, in modo indiretto, la cosa coinvolge anche la Progetto Ambiente, deputata appunto alla raccolta porta a porta:

Gratuite e infondate – le definisce l’Assessore Mastrofini – le critiche mosse all’indirizzo della società Progetto Ambiente.

Ciò non rende giustizia né ai lavoratori, tantomeno in particolare ai risultati conseguiti nell’ambito della raccolta differenziata.

La quale al 30 settembre si attestava al 70,56%, con una media annuale del 69,36%.

Un notevole salto in avanti degli obiettivi, anche perché partivamo dal 56% di gennaio.

Ciò ci permetterà di passare dal 3% all’1% di addizionale provinciale, salvo che la Provincia non deliberi aumenti a sorpresa.

Gli impegni mantenuti sull’incremento della raccolta differenziata hanno permesso quest’anno, al contrario di quanto asserito, uno sconto sulla Tari.

Questo, per ogni famiglia, ha significato una media di 70/80 euro in meno da pagare.

A ciò si aggiungono anche i primi importanti dati che arrivano dal recupero dell’evasione.

Perché è ovvio che l’alleggerimento delle bollette passerà attraverso la ritrovata equità fiscale“.

di Massimo Pacetti

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