Consigliere Porcelli:”Basta favoritismi!”

Il Consigliere Porcelli interviene in merito alla Multiservizi. “Anche le società municipalizzate dovrebbero avere un albo dei fornitori. Bisogna cambiare il corso della storia di questa società altrimenti non si uscirà mai dalla morsa debitoria”

Anche la Multiservizi dovrebbe avere un albo di fornitori“, sono queste le parole del Consigliere Comunale, Carmen Porcelli, in merito alla Multiservizi. Il Consigliere di Opposizione interviene a proposito del continuo ricorso da parte delle società a capitale comunale ad affidamenti diretti per le forniture di beni e servizi.

Cons. Porcelli

Cons. Porcelli

Per eliminare ogni possibile arbitrio– scrive in un comunicato stampa- ed evitare di attuare conflitti di interesse, (come quelli che si sono verificati affidando alle società di due consiglieri comunali la riparazione dei mezzi meccanici della Multiservizi e della Progetto Ambiente) è necessario che anche le società municipalizzate si dotino di un albo dei fornitori. Non è una scelta facoltativa quella di istituire un elenco di operatori economici che siano in possesso di requisiti specifici per l’affidamento dei lavori, di forniture e servizi, bensì una scelta obbligatoria che impone il Codice degli Appalti. Nonostante sia una legge dello stato ad imporre il ricorso ad un albo di aziende che presentano requisiti di idoneità morale e capacità tecnico professionale, le due municipalizzate continuano ad affidare direttamente i lavori, facendo venire meno i criteri di trasparenza ed economicità. Non si doveva contenere la spesa pubblica?”, si chiede il Consigliere.

L’elenco, parafrasando la legge che lo istituisce (Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice degli Appalti) ha come scopo – scrive in una nota il consigliere comunale di opposizione, Carmen Porcelli – quello di definire il numero di operatori economici i quali sono in possesso di capacità economica e finanziaria, nonché quelli di capacità tecnica e professionale. Il continuo ricorso a ditte individuate secondo criteri discrezionali ha finito per favorire alcune imprese a scapito di altre, senza alcuna garanzia sulla qualità del servizio. Una questione di opportunità, più che di illegalità, perché si offrirebbe alle imprese locali di poter partecipare, a rotazione, agli affidamenti di lavori per forniture e servizi di cui necessitano le aziende municipalizzate”.

“L’affidatario di lavori, servizi, forniture in economia deve essere in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria prescritta per prestazioni di pari importo affidate con le procedure ordinarie di scelta del contraente. Quello dell’albo dei fornitori è il presupposto che facoltizza le stazioni appaltanti ad utilizzare sia la procedura dei lavori in economia e sia la procedura negoziata, con selezione dell’appaltatore operata mediante gara informale. Il ricorso a questo strumento offre diversi vantaggi: agevola il sistema di previsione di indagini di mercato, di effettuare comparazioni concorrenziali fra diverse ditte, nel numero valutato congruo in relazione al tipo di prodotto, alle condizioni di mercato, all’entità della spesa ed al costo di negoziazione e, dunque, consente di ottimizzare i risultati conseguibili rispetto alle risorse impiegate”.
Mi riferisco soprattutto alla Multiservizi: se non si inizia a cambiare davvero il corso della storia di questa società – conclude il consigliere Porcelli – non si uscirà mai dalla morsa debitoria. In commissione trasparenza è stata denunciata in tutta la sua evidenza la mancanza di trasparenza. Se non è questo un caso di illegalità amministrativa, sicuramente lo è di opportunità politica: basta favoritismi”.

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