Cura del territorio “inesistente” secondo Aprilia in Prima Linea

I referenti del movimento chiedono maggiore attenzione e cura del territorio, soprattutto nelle zone periferiche

Continua la campagna per una maggiore cura del territorio da parte di Aprilia in Prima Linea.

I referenti del movimento, Sabrina Esposito Montefusco ed Emanuele Campilongo, hanno indirizzato una lettera alle autorità, per chiedere un maggiore impegno sul tema.

Anche perché, come sottolineano, con l’arrivo del caldo i problemi sono in aumento:

” Vista la realtà del territorio – scrivono – e dello stato d’incuria in cui versa, abbiamo il ragionevole dubbio che da qualche anno non venga effettuata una seria disinfestazione ne aerea né da terra, nel territorio periferico della città di Aprilia.

In special modo, in quelle aree di periferia immerse nella campagna.

Abbiamo numerose segnalazioni riguardo un notevole aumento di zanzare nell’abitato di Campo di Carne.

In questo periodo di forte aumento delle temperature, queste sembrano avere trovato le condizioni ideali per la proliferazione.

Vista anche la presenza di aziende che trattano rifiuti con accatastamenti degli stessi anche all’aperto.

Tale fattore si unisce anche al problema, già da noi sollevato e senza che nulla sia stato fatto, dei lotti incolti non curati.

Che spesso diventano, per l’inciviltà di molti e il lassismo di chi non controlla, delle vere e proprie discariche a cielo aperto.

E ciò accade nonostante una delibera comunale, totalmente disattesa.

Non dimentichiamo che in zona le fogne in pratica non esistono.

Questo aspetto – ricordano i due responsabili – è stato oggetto anche di una interrogazione parlamentare.

Solo in pochi si sono adeguati con gli scarichi secondo la normativa di legge.

L‘inefficienza della macchina comunale e la carenza di controlli permette a tanti di sversare il liquame in scolina”.

Manca un riferimento

La presentazione dei problemi ambientali di Aprilia non è finito qui.

Secondo APL, infatti, oltre alle questioni ambientali, i problemi sono anche di natura strutturale:

“In questo quadro – continua il comunicato – non appare così inspiegabile una presenza così massiccia di insetti, come ad esempio le zanzare.

Ma anche di altri potenzialmente pericolosi per le loro punture.

L’erba è sempre più alta e secca, con elevato rischio d’incendio e di pericolo per l’abitato.

Che, oltre agli insetti, ora si trova di fronte anche a serpi e ratti.

Il tutto a causa della totale mancanza di disinfestazione e cura del territorio.

Gli insetti e tutto il resto trovano sostentamento in un rigagnolo di maleodorante acqua e, quello che doveva essere una scolina per acque piovane, oggi è la vittoria di quanti non hanno adeguato gli scarichi.

E qui le zanzare trovano il loro luogo perfetto.

Appare al contempo da sottolineare – proseguono Campilongo e Montefusco – come in una città come Aprilia, alle prese con fenomeni legati all’inquinamento ben conosciuti e con un territorio molto vasto, non esista una figura fissa presso gli uffici del distretto sanitario di Via Nettunense.

Ora tale quadro è replicabile quasi interamente in altre zone della città, come Campoverde, Fossignano, Vallelata ecc.

Ma ciò sembra non interessare a nessuno.

Intanto l’estate è arrivata e probabilmente i cittadini di Aprilia saranno costretti dover rimanere barricati in casa“.

di Massimo Pacetti

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