Il caso di via Gorgona arriva sulla scrivania di Alfano

Il senatore Centinaio – su input del nucleo apriliano di NCS – ha prodotto un’interrogazione sul caso di via Gorgona

Dopo averne annunciato l’intenzione, Noi con Salvini si è rivolta al Senatore Centinaio (NcS), il quale ha prodotto un’interrogazione relativa al caso di via Gorgona: il parlamentare, dopo una breve summa del caso, ha esplicitamente richiesto l’intervento del Ministro Angelino Alfano circa provvedimenti urgenti contro l’Amministrazione Terra.

Il 13 settembre 2016 la Giunta comunale di Aprilia (Latina) ha approvato una delibera che dispone la liquidazione di quanto dovuto all’impresa esecutrice dei lavori di allargamento di via Gorgona che hanno avuto lo scopo di consentire ai camion della società Rida Ambiente (società del ciclo dei rifiuti e concessionaria di servizio pubblico) di conferire i rifiuti in azienda;

tuttavia, una sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha già dichiarato illegittimi gli atti di approvazione di tali lavori, ossia una delibera del Consiglio comunale del 2014 e la successiva ordinanza sindacale n. 68 del 10 marzo 2015;

tale sentenza del Tar non è stata impugnata al Consiglio di Stato ed è dunque passata definitivamente in giudicato;

Centinaio con APL(1)

da quanto si apprende dai giornali locali, ciò ha permesso ai privati espropriati di richiedere un danno materiale e morale di ben 276.000 euro, in quanto la procedura di esproprio messa in atto dall’amministrazione comunale con i conseguenti lavori di ampliamento di sede stradale si basano su atti dichiarati illegittimi e sarebbero da considerarsi anch’essi illegittimi;

nonostante l’approvazione della delibera del 13 settembre 2016, sembra che l’amministrazione comunale non abbia ancora proceduto alla liquidazione dell’impresa, per circa 88.000 euro, ponendosi il problema se sia lecito o quantomeno opportuno liquidare dei lavori basati su due atti resi illegittimi dalla sentenza;

si prospettano infatti ricorsi, sia da parte dell’azienda esecutrice dei lavori, se il Comune non liquida quanto ad essa spettante, sia da parte dei cittadini espropriati;

gli effetti giuridici attesi lasciano presagire la probabile apertura di un procedimento di danno erariale, oltre che di possibile “falso ideologico” nonché di “omissione d’atti d’ufficio”;

i media locali lanciano dubbi sul collegamento della vicenda di esproprio ed esecuzione di lavori con la vicenda di finanziamenti elettorali e legami tra la Rida e il sindaco che, pur non facendo emergere alcuna fattispecie di reato, sollevano interrogativi su una possibile subordinazione dell’interesse pubblico nei confronti dei concessionari del servizio di trattamento dei rifiuti,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della grave situazione descritta e come intenda intervenire in ossequio alle normative anticorruzione e di regolamentazione del mercato in materia di servizi pubblici, e se ritenga opportuno intervenire con provvedimenti d’urgenza nei confronti dell’amministrazione comunale di Aprilia.

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