Sel: “La risposta dalla R.I.D.A era prevedibile”

Il capogruppo C.Porcelli critica la delibera “senza capo né coda”.

La contrarietà di R.I.D.A  Ambiente, in merito all’ordine di esecuzione dei lavori in Via Gorgona, era prevedibile, a detta del capogruppo Sel Carmen Porcelli, che così commenta la messa in mora dell’amministrazione comunale:

 “La variante al progetto di via Gorgona, licenziata dal consiglio comunale di giovedì scorso con appena 12 voti della maggioranza, era prevedibile. Questa è la cifra della superficialità e della discrezionalità con la quale la maggioranza del sindaco Terra si muove nella gestione degli interessi dei cittadini di Aprilia”.

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Prosegue inoltre la Consigliera:

“Con grande dispiacere ho dovuto votare no a quella proposta di variante, pur riconoscendo il valore dell’opera, opera richiesta dai cittadini della Sacida perché utile a dirottare il traffico da una via lungo la quale sorgono civili abitazioni per un’altra arteria di gran lunga più adatta al traffico e al passaggio dei mezzi pesanti e, lo voglio ricordare, pur essendo stata io la promotrice e prima firmataria di quella mozione  – approvata all’unanimità dal consiglio comunale – con la quale demandavamo alla giunta l’onere di procedere alle operazioni necessarie perché i lavori per l’ampliamento di via Gorgona partissero quanto prima”.

Tuttavia -afferma la consigliera Porcelli- la delibera presentata dall’assessore Spallacci conteneva delle palesi irregolarità:

1.Nella premessa non era citata la mozione – completamente ignorata.

2. Si davano per scontati accordi sul sostenimento delle spese di realizzazione della strada e degli indennizzi per gli espropri – tutte a carico della Rida – senza che tale affermazione fosse sostenuta da uno schema di convenzione né sui lavori, né sugli importi degli indennizzi da riconoscere, né a carico di chi fossero. Non solo un atto in palese contrasto con quanto deciso precedentemente dal consiglio comunale, ma un atto in violazione delle regole: perché in una situazione analoga su Via Valtellina dove pure è stato espropriato un terreno la giunta ha deliberato anche per l’esproprio e la pubblica utilità mentre per Via Gorgona si lascia al consiglio comunale tale responsabilità? Perché il sindaco e la giunta hanno voluto lanciare la patata bollente sugli scranni di maggioranza e opposizione anziché prendere decisioni in merito, seguendo poi un percorso già tracciato per una situazione analoga”.

Ma sono altre le vicende amministrative alquanto particolari cui, secondo l’esponente di Sel, l’Amministrazione dedica maggiore attenzione:

 “Penso alla cosiddetta presa d’atto per la struttura ricettiva di Campoleone, così l’hanno definita i nostri amministratori presa d’atto, di un progetto sulla cui richiesta di sanatoria il Tribunale amministrativo del Lazio sembra abbia emesso sentenza. Eppure come se nulla fosse quell’atto è approdato in consiglio comunale senza che fosse convocata una specifica commissione”.

Conclude la Consigliera con un’invettiva contro la Maggioranza:

“Altro che amministrazione della legalità e della trasparenza! Così facendo la maggioranza Terra si espone nuovamente all’intervento degli organi della magistratura contabile che, dopo il caso Est Capital, saranno interessati anche dalla verifica degli atti riguardanti l’ampliamento di via Gorgona”.

 

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