L’ANPI schierata contro il centrodestra al ballottaggio di domenica

L’Associazione Partigiani chiede ai cittadini di “non consegnare la Città a forze politiche che seminano diffidenza e odio” contro i non italiani. E domani sera flash mob in Piazza Roma

Si avvicina il momento del ballottaggio e l’ANPI ha scelto da che parte stare.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha infatti chiesto ai cittadini di Aprilia di

“non consegnare la Città a forze politiche che seminano diffidenza e odio verso coloro che bollano come diversi.

E ai quali attribuiscono le colpe delle disgrazie degli italiani.

Questo a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali”.

Proprio dalla storia, quella di Aprilia, arriva la spiegazione di questa presa di posizione.

Che, ovviamente, pone l’ANPI al fianco di Antonio Terra nella sfida del prossimo 24 giugno contro Domenico Vulcano:

Aprilia – spiega il responsabile della sezione apriliana Filippo Fasano – è una Città con oltre 70 mila abitanti.

Complessa e difficile, ma anche ricca di dinamiche sociali che costituiscono il nerbo di una storia straordinaria.

Breve nel lasso temporale, ma densa e profondamente caratterizzata dall’estrema eterogeneità degli abitanti e articolazione delle provenienze geografiche.

Una storia che ha acquistato nel tempo valore e significato.

E a cui non possiamo rinunciare nel nome di una aberrante e antistorica unicità etnica, nel nome dell’egoismo nazionalistico, del razzismo, del “prima gli italiani”, “padroni a casa nostra” e altre simili sciocchezze”.

La stessa ANPI, inoltre, è pronta a scendere in piazza in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati.

Il prossimo 20 giugno, alle 19, in Piazza Roma è stato organizzato un flash mob dal Laboratorio Sperimentale Teatro Finestra.

Chi vorrà partecipare, è invitato a portare con sé una piccola barca di carta, da posare sul sagrato della chiesa di San Michele.

Dimostrando, così, di avere a cuore le vicende di chi, in questo momento storico, è costretto alla fuga nel mare della disperazione.

di Massimo Pacetti

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