L’attacco del Consigliere La Pegna sulla “mobilità interna”

Il Consigliere di opposizione presenta le obiezioni sulla mobilità interna che saranno oggetto della Commissione Trasparenza

Domani mattina in Commissione Trasparenza il Consigliere di opposizione Vincenzo La Pegna attaccherà l’Amministrazione sulla questione della “mobilità interna”.

E le virgolette sono proprio quelle che usa il Consigliere per descrivere quanto sta accadendo nei quadri della pubblica amministrazione.

In particolar modo, l’esponente di Aprilia Valore Comune si concentra sui trasferimenti degli agenti della Polizia Locale:

“Nelle ordinanze che sono state emesse – attacca il Consigliere – si denota molta sfacciataggine da parte dell’Amministrazione.

Resto fermamente convinto che la posizione della maggioranza sul regolamento relativo alla mobilità interna non sia sostenibile.

Nella delibera approvata nel 2010 sono stati individuati dei canoni con cui mettere in atto la mobilità del personale.

E questa amministrazione non sta rispettando i canoni indicati.

Basti pensare alla carenza di organico della Polizia Locale, che pure svolge un’attività fondamentale sul territorio.

È molto grave attuare trasferimenti in una situazione di emergenza simile.

Soprattutto, è grave che non vengano rispettati i criteri di perequazione.

Mi spiego: dai quadri della Polizia Locale vengono trasferiti all’Ente persone che hanno alle spalle solo 20 giorni di servizio.

Posso anche capire – prosegue La Pegna – che un posto pubblico sia molto ambito.

Ma non capisco come mai altro personale, con requisiti di servizio migliori, non venga preso in considerazione.

Nella Commissione di domani io chiederò che si faccia chiarezza sui criteri che vengono adottati”.

Il possibile coinvolgimento del Prefetto

L’affondo del Consigliere non si esaurisce qui.

Anzi, i toni si inaspriscono ancora di più:

“C’è molta sfacciataggine e prosopopea – asserisce La Pegna – in seno a questa amministrazione.

Si procede in barba a ciò che prevedono delibere e regolamenti.

E poi ci vengono a dire che ciò che noi affermiamo non corrisponde alla realtà.

Perché, dicono, loro parlano di trasferimenti da un ufficio all’altro.

Ma non è così.

Non possono far finta di non capire.

Il comma 3 dell’articolo 3 del regolamento parla chiaro.

Non si può fare un generico riferimento alla mobilità interna all’amministrazione pubblica.

Qui si parla di personale trasferito negli uffici comunali dalla Polizia Locale.

Con il Presidente della Commissione Roberto Boi – conclude il Consigliere – stiamo valutando se portare la questione, una volta conclusi i lavori della Commissione, all’attenzione del Prefetto.

Anche lui deve sapere ciò che viene fatto qui ad Aprilia in barba ai regolamenti.

E senza pensare alle conseguenze sulla pubblica sicurezza, visto che si toglie personale ad una forza pubblica già deficitaria sotto il profilo dell’organico”.

di Massimo Pacetti

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