Nuove norme sugli scarichi delle acque reflue

Il Segretario del PD apriliano auspica un nuovo Regolamento Comunale sugli scarichi frutto di un lavoro condiviso

L’adeguamento del Regolamento Comunale sugli scarichi delle acque reflue sarà l’occasione per un lavoro condiviso tra Amministrazione, opposizione ed enti territoriali.

O almeno questa è la speranza del Segretario del PD apriliano Alessandro Mammucari.

In una nota firmata proprio dal Segretario, il partito di opposizione analizza i cambiamenti che dovranno essere adottati nell’immediato futuro.

Auspicando che nel lavoro di adeguamento delle norme comunali ci sia una larga partecipazione:

“Con la Delibera di Giunta Regionale n. 819 del 28 dicembre 2016 – annota Mammucari – la Regione Lazio ha adottato l’atto con il quale aggiorna la normativa regionale in materia di scarichi delle acque reflue.

La quale, nel nostro territorio, aveva portato al contestato regolamento sugli scarichi che imponeva l’obbligo di adeguarsi entro il brevissimo periodo del 22 dicembre 2015.

Ritardi dell’amministrazione, costi rilevanti a carico dei cittadini apriliani ed incertezze applicative avevano accompagnato l’emanazione nel 2014 del Regolamento comunale sugli scarichi.

Regolamento che recepiva quanto deliberato dalla Regione nel lontano 2006.

Attuando così il Primo Piano di Tutela delle Acque che disciplinava il periodo dal 2007 al 2014.

Oggi, con l’atto del 28 dicembre 2016, la Regione detta le linee guida per il periodo 2015/2021.

Prevedendo importanti novità e confermando quanto sostenuto da tempo dal Partito Democratico di Aprilia.

Nuova scadenza al 2021 per l’adeguamento degli scarichi esistenti di acque reflue domestiche provenienti da case sparse, da insediamenti residenziali e da insediamenti isolati inferiori a 50 abitanti equivalenti.

In questi casi, a partire dal 2022, non si potrà più scaricare in acque superficiali.

Ma si dovranno dotare, se non allacciabili a rete fognarie, di sistemi di depurazione semplici in grado di garantire il rispetto delle condizioni igienico sanitarie ed una riduzione del carico inquinante”.

La proposta di compartecipazione alla stesura

Non solo.

Il Segretario riporta anche un ulteriore passaggio che serve a spiegare meglio la sua proposta di compartecipazione alla stesura del nuovo Regolamento:

Novità anche sul fronte degli strumenti.

L’atto regionale riconosce per la prima volta il ruolo che possono essere chiamati a svolgere i Consorzi.

Ora i Comuni potranno promuovere la loro costituzione tra tutti quegli insediamenti isolati che hanno perso le caratteristiche di case sparse.

Ciò al fine di costruire sistemi di collettamento e di depurazioni unici per tutti gli insediamenti coinvolti con abbattimento dei costi.

Ancora novità sul fronte dei gestori come nel nostro caso Acqualatina.

Questi, in accordo con i Comuni, dovranno garantire la realizzazione degli impianti fognari e di depurazione.

Altre le novità da approfondire in questi giorni.

E soprattutto la necessità, attraverso il coinvolgimento di cittadini, comitati di quartiere e consorzi della predisposizione entro 60 giorni di osservazioni da inviare alla Regione.

Per arrivare alla definitiva approvazione del testo da parte del Consiglio Regionale.

Sulla base delle nuove norme regionali – conclude Mammucari – si dovrà riscrivere il Regolamento Comunale.

Che questa volta, differentemente dal passato, dovrà essere il frutto di un lavoro condiviso.

Che convolga cittadini, comitati e consorzi.

Al fine di individuare le soluzioni migliori per la risoluzione di una problematica ambientale e sociale.

La quale da troppo tempo non trova una soluzione adeguata nel nostro territorio”.

di Massimo Pacetti

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