Raco: “L’Asam una voragine di debiti”

Dure accuse dell’ex Amministratore apriliano Rosario Raco sulla questione Asam. Fari puntati sulla relazione del MEF

La questione Asam è ancora aperta e, in attesa della commissione di giovedì, si unisce al coro la voce dell’ex Amministratore Rosario Raco.

L’apertura del lungo comunicato firmato da Raco parte dai

“Severi e motivati rilievi nei confronti dei pubblici amministratori che nel corso di questi ultimi quindici anni hanno governato la città di Aprilia”.

E continua poi sottolineando il suo personale contributo alla vicenda:

“La relazione del dottor Alessio Di Cola è una conferma dell’analisi predisposta dal sottoscritto il 4 agosto 2009“.

La convenienza economica e la sostenibilità finanziaria dell’azienda sono i primi punti analizzato dall’ex Amministratore:

“L’amministrazione insediatasi a seguito del rinnovo del Consiglio Comunale nella primavera 2002, ha chiuso in modo traumatico e conflittuale l’esperienza del “Consorzio Sociale Ecolazio”.

Ed ha istituito l’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi, che si è rivelata una mostruosa macchina mangiasoldi della pubblica amministrazione.

Ma funzionale alle esigenze dei vari amministratori che hanno potuto utilizzare l’Azienda come serbatoio per l’assunzione di parenti ed amici.

L’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi è diventata fin dalla sua costituzione un serbatoio di galoppini elettorali dei vari amministratori.

Perdendo le funzioni di struttura di servizi per gli interessi della città di Aprilia e della sua comunità”.

La critica di Raco si concentra sul fatto che l’Amministrazione responsabile dell’avvio dell’Azienda comprendesse alcuni attuali amministratori.

Come ad esempio il Sindaco in carica Antonio Terra.

Ma l’affondo di Raco non finisce qui:

“Analogo discorso – continua – si può fare per quanto attiene le altre aziende speciali “inventate” dal sindaco Luigi Meddi e dalla sua maggioranza.

Di cui facevano parte tanto Domenico D’Alessio che Antonio Terra, Antonio Pio Chiusolo e Franco Gabriele.

Infatti l’Azienda per i servizi Culturali e l’Azienda Promozione e Sviluppo sono state messe in liquidazione senza aver prodotto nulla.

Ma solo parcelle per professionisti amici.

Oppure emolumenti per i membri dei consigli di amministrazione nominati dai vari sindaci in quanto fedeli servitori degli interessi del “gruppo” di potere.

I danni provocati da queste allegre e superficiali iniziative ancora non sono stati resi pubblici“.

Le approvazioni dei bilanci.

Altro punto su cui Raco affonda riguarda l’approvazione dei bilanci in perdita.

Dura la sua presa di posizione sui membri delle Giunte che non sono intervenuti come avrebbero dovuto:

“Il passivo accumulato dall’Azienda Speciale Multiservizi – ricorda Raco – dalla sua istituzione e sino al 2009 sono stati oggetto di verifica da parte del Consiglio Comunale.

La delibera n.29 del 6 maggio 2011 approvava in blocco i bilanci dal 2003 al 2010 e riconosceva la voragine debitoria.

Inoltre, emanava indirizzi in merito alla riorganizzazione dell’Azienda e dei servizi erogati per conto del comune di Aprilia.

La deliberazione votata all’unanimità dai 18 “inconsapevoli” consiglieri comunali presenti approvava i bilanci ASAM per il periodo 2003-2009.

Veniva riportato un risultato negativo complessivo pari ad €. 8.255.208.

Inoltre, si approvava il bilancio consuntivo 2010 dell’ASAM con un risultato negativo pari ad €. 7.189.696.

Pertanto – continua l’ex Amministratore – gli “inconsapevoli” consiglieri comunali prendevano atto che la sommatoria dei risultati di esercizio dagli anni 2003 al 2010 hanno generato un disavanzo complessivo pari ad €. 15.444.909 e riconoscevano la legittimità dei debiti fuori bilancio.

I catastrofici risultati ottenuti in appena 8 anni dovevano portare l’amministrazione comunale ad un intervento drastico per ripristinare la legalità.

E tamponare l’emorragia finanziaria provocata dall’allegra gestione dell’Azienda Speciale Multiservizi.

Ma le assunzioni di parenti ed amici e i rapporti clientelari sono diventati ostacoli insormontabili.

Pertanto, dopo aver stipulato mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per decine di milioni di euro da estinguere con rate sino al 2044, e quindi peseranno sui bambini che oggi frequentano le scuole elementari, hanno proseguito con la gestione allegra come se nulla fosse”.

Le conclusioni

L’intervento di Raco si conclude con una accusa diretta e fatta esplicitamente, senza mezzi termini:

“Per quanto attiene i risultati della gestione, il dottor Alessio Di Cola sottolinea come tanto l’Azienda speciale quanto l’Istituzione hanno l’obbligo del pareggio di bilancio attraverso l’equilibrio tra costi e ricavi.

Ma dai risultati della gestione degli ultimi 7 anni, analizzati dall’ispezione del MEF, si rileva con tutta la sua gravità la deficitarietà della gestione aziendale che nel settennio analizzato ha dichiarato perdite per complessive  10.507.097 euro.

La 54 pagine della relazione del dottor Alessio Di Cola mettono in evidenza la superficialità della gestione dell’Azienda.

Così come l’interesse dei consiglieri comunali indirizzati alla soluzione di problemi di natura personale oppure del gruppo politico di appartenenza.

La voragine debitoria accumulata anno per anno dall’Azienda Speciale Multiservizi apre una finestra nuova sui bilanci approvati dal Consiglio Comunale di Aprilia.

Il Ragioniere generale dello Stato ha inviato i risultati dell’ispezione alla Corte dei Conti Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio.

Attendiamo ora le iniziative che questo organismo di controllo riterrà opportuno attivare.

Una cosa è evidente – conclude Raco -.

Nel corso di questi anni i cittadini si sono visti aumentare le tasse ed hanno ottenuto servizi pessimi.

Questo perché gli introiti sono stati indirizzati a ripianare le disastrose finanze di strutture istituite per fini di natura clientelare“.

di Massimo Pacetti

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