Rifiuti meno cari a Cori. Il Consiglio approva il bilancio che abbatte i costi di Tari dell’11%

Gestioni a confronto: mentre la Città di Aprilia, nonostante la raccolta differenziata, è costretta ad alzare la tariffa (+1,3%), nel vicino paese lepino la pressione fiscale diminuisce sensibilmente.


Il sindaco di Cori Mauro De Lillis

E’ lo stesso sindaco di Cori, non nascondendo soddisfazione per l’operato della sua amministrazione, ad annunciare sul suo profilo Facebook, l’abbattimento della Tari per la sua comunità.

La tassa locale per la gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana scende dell’11% per tutte le categorie. Così ha stabilito il Consiglio Comunale corese in sede di approvazione del bilancio preventivo 2019.

Un così sostanzioso alleggerimento della pressione fiscale, “che – chiarire il sindaco De Lillis – interesserà sia le utenze domestiche che le utenze commerciali”, assume un valore specifico ancora superiore se paragonato ad altre realtà vicine, come quella della Città di Aprilia. Qui, nonostante gli eccellenti risultati della raccolta differenziata porta a porta, servizio ormai consolidato su tutto il territorio comunale, i costi di gestione non scendono e con essi neanche il tributo locale spettante ai cittadini. Anzi, loro malgrado, sale di poco la tariffa, dato che nella stessa occasione dell’approvazione del bilancio preventivo  (a dicembre), anziché diminuire il Consiglio Comunale apriliano è stato costretto ad aumentare (dell’1,3%) la Tari.

La Commissione Finanze, di recente, si è occupata (e il discorso non è ancora concluso) della gestione della Progetto Ambiente e di alcune presunte spese fuori controllo, come il noleggio degli automezzi di servizio o la quota del personale assunto tramite agenzia interinale. Intanto, negli altri Comuni del nord pontino le cose vanno meglio e la comunità si ritrova a pagare bollette più leggere.

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