Rispunta l’ipotesi di ronde volontarie nei quartieri

Il consorziato politico formato da APL, NcS e Fiamma Nazionale, unito dalla petizione per l’inviolabilità del domicilio, rilancia la proposta di ronde volontarie

Tornano “di moda” le ronde cittadine: a rilanciare l’ipotesi è il consorziato politico formato da APL, NcS e Fiamma Nazionale. Consorziato che è ufficialmente nato in occasione della petizione per l’inviolabilità del domicilio, documento per il quale è possibile apporre la propria firma entro e non oltre il 30 maggio, presso la Segreteria Generale del Comune di Aprilia. Siragusa, Montefusco e Campilongo, dopo una proposta scritta che risale allo scorso anno, rilanciano l’idea.

Campilongo_Firme

In queste settimane siamo intenzionati ad aumentare ancora di più il contatto con la gente nei quartieri proponendo e stimolando, in vista della stagione estiva, i cittadini ad organizzarsi in “gruppi di sostegno al controllo del territorio”. Lo mettemmo nero su bianco più di un anno addietro quando, presentando il Piano Organico per la Sicurezza (POS), parlammo della necessità di far rivestire ai cittadini un ruolo attivo, di sostegno e collaborazione al lavoro delle Forze dell’Ordine, attraverso l’impegno volontario nel controllo e presidio dei quartieri. Se i Volontari per la Sicurezza nasceranno siamo certi come, soprattutto in periferia, sarà molto più difficile per i criminali e per gli speculatori, avere campo libero e approfittare delle lentezze della politica e dei problemi di mezzi ed organico delle Forze dell’Ordine. Come spesso abbiamo ripetuto, bisogna andare oltre la mera videosorveglianza, troppo spesso presentata acriticamente come la soluzione al problema, ma che se sganciata da altre iniziative di materiale controllo e presidio del territorio risulta essere praticamente inutile. Ricordiamo che da anni va avanti da parte di alcune forze politiche sia di destra che di sinistra, la pantomima sulla necessità di un Commissariato di Polizia ad Aprilia, a questo proposito ricordiamo come sia stata messa la definitiva parola “fine”, il 9 febbraio scorso durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza nel quale sia il Prefetto Gabrielli che il Questore, hanno categoricamente escluso la creazione di nuovi posti di Polizia. Tale decisione infatti, sarebbe in contrasto con il riordino delle forze di polizia e con la politica di tagli alla sicurezza portata avanti dal Governo Renzi“.

Se il quadro normativo, sotto la spinta popolare cambierà, finendola con l’assurda e ingiusta criminalizzazione di chi giustamente difende il proprio domicilio e la propria famiglia, e i cittadini prenderanno coscienza della necessità non più differibile, della mobilitazione attiva come forte contrasto al degrado e alla criminalità, allora siamo certi che non dopo mesi o anni ma subito si otterranno risultati positivi. Queste iniziative hanno tutte un filo conduttore ed è importante che vengano recepite come tali e non strumentalizzate o distorte per meri interessi politici. Appare superfluo ma purtroppo necessario al giorno d’oggi, sottolineare come non vogliamo il “far west” dove girino per le strade i giustizieri, ma nemmeno vogliamo la situazione attuale dove i cittadini onesti debbano essere preda delle bande criminali, spesso straniere, e vivere nella paura nei propri negozi e nelle proprie case“.

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