Aprilia, scuola e inclusività, il Preside Raponi: “Importante non aver fatto morire il progetto”

Sei gli istituti coinvolti nel progetto di monitoraggio delle difficoltà di apprendimento nei bambini di 5 anni. Il progetto è stato ri-avviato nel 2015

Il progetto “Aprilia, scuola e inclusività” è nato nel 2015

“ma l’anno precedente – come ricorda il Preside dell’Istituto Toscanini, capofila del progetto, Enrico Raponi – avevano perso 25.000 € di finanziamenti.

È stato fondamentale che l’Amministrazione non abbia fatto morire il progetto.

Siamo ripartiti con fondi minori, 8.000 €, ma ora già siamo arrivati a 10.000.

Speriamo in futuro di poter anche allargare la fascia di attenzione”.

Per ora, infatti, i bambini attenzionati sono quelli di 5 anni, in procinto di passare dalla scuola dell’infanzia alla primaria.

Da qui è partita la conferenza tenuta ieri in Aula Consiliare per fare il punto sullo stato del progetto.

Erano presenti, oltre ai responsabili dello studio, anche docenti rappresentanti i sei istituti coinvolti: il capofila Toscanini, la Garibaldi, la Pascoli, la Matteotti, la Gramsci e la Leda.

Ai lavori hanno partecipato anche il Sindaco Terra e l’Assessore Barbaliscia, che hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti.

Come spiegato da cinque dei docenti responsabili, provenienti da diverse scuole, l’osservazione dei bambini ha riguardato 760 soggetti suddividendo il lavoro in due fasi.

La prima nel mese di ottobre, per avere un primo riscontro sulla situazione dei bambini; la seconda a maggio, per poter fare un raffronto ed evidenziare eventuali differenze con la fase precedente.

Una volta individuati, nel primo anno di attività, i bambini che potevano presentare i problemi, si è partiti con l’attività di prevenzione:

“Una diagnosi vera e propria di disturbi dell’apprendimento – hanno spiegato gli esperti presenti ieri in Aula Consiliare – può arrivare dal terzo anno di elementari in poi.

L’attività di prevenzione è fondamentale per essere preparati nel momento in cui le difficoltà diventeranno palesi”.

Gli studi, comunque, hanno anche messo in evidenza un costante calo dei problemi riscontrati dagli studenti nel corso degli anni di attenzionamento.

 

di Massimo Pacetti

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