CasaPound al Parco dei Mille per dire “Basta Degrado”

Alcuni volontari del Movimento si sono dati appuntamento per ripulire il Parco dei Mille

Il Parco dei Mille è stato scelto come meta per l’azione dimostrativa di CasaPound.

Alcuni volontari del Movimento si sono dati appuntamento per ripulire il parco che, denunciano, è di fatto abbandonato da tempo

Il Parco dei Mille – dichiara la nota di CasaPound – è stato oggetto nel 2015 di opere di intervento da parte dell’amministrazione comunale.

Per l’abbattimento della recinzione, la creazione di nuove aiuole e panchine, nonché interventi sul manto stradale, sono stati spesi circa 200 mila euro.

La nostra azione dimostrativa vuole denunciare la situazione di totale abbandono e degrado in cui versa il parco.

Le aiuole create due anni fa sono oramai zolle di terra.

Mentre erba alta e immondizia di ogni tipo la fanno da padrone su un luogo diventato ricettacolo di senzatetto e sbandati.

I quali bevono alcolici, dormono sulle panchine e fanno i loro bisogni in loco.

Questa azione vuole denunciare fermamente la situazione pericolosa ed inverosimile che si è venuta a creare in questo luogo.

Che in teoria dovrebbe essere di aggregazione.

Ma che invece si è trasformato in uno degli ambienti più degradati della città.

Lo striscione affisso all’ingresso “BASTA DEGRADO!” – continua la nota – mira ad essere una provocazione volta all’amministrazione comunale.

Più e più volte si è dimostrata assente in tali situazioni ed ha lasciato il parco, dopo i soldi spesi, senza la manutenzione minima.

Ci auspichiamo interventi immediati di riqualifica delle aree verdi.

Ed anche la risoluzione dei problemi legati agli abusivi che stanziano in molti luoghi di bivacco e dormitorio ricolmi di immondizia e vestiti.

La nostra città non può, e non deve, lasciare che i suoi spazi siano in mano al degrado e all’abbandono.

Riappropriarsi di essi è importante per tutte le persone che vogliono tornare a vivere la città.

Noi saremo sempre in prima linea, pronti a scendere in campo per far si che ciò avvenga”.

di Massimo Pacetti

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