“Femminicidio” la scultura di Guadagnuolo all’Istituto Matteotti

“Femminicidio”, una scultura di Guadagnuolo all’Istituto “Matteotti” di Aprilia per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre 2016 ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La parola “femminicidio” nasce nel 2001 e porta con sé tutta la disperazione e la forza di una piaga che ormai, affligge moltissime donne che diventano oggetto di violenza psicologica e fisica.

L’artista Francesco Guadagnuolo, sensibile a questa piaga della società, ha realizzato, un’opera scultorea intitolata “Femminicidio”.

Ciò per innestare un dibattimento sull’argomento femminicidio, con lo scopo di comunicare una cultura della non-violenza sulle donne.

Rappresenta una donna manichino, in quanto ancora oggi, purtroppo,certuni considerano la donna un oggetto ad uso e consumo dell’altro sesso.

La scultura-installazione,  è diventata un simbolo per le tante Associazioni anti-violenza ed ha come obiettivo la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Con quest’opera Guadagnuolo ci porta a riflettere su un sentimento di inquietudine per la vita di una donna.

L’opera ci vuole comunicare come dietro quel manichino, visto come un oggetto, ci sia un corpo di carne.

Il teschio in basso al centro è simbolo di un destino al quale la donna va incontro senza saperlo.

L’opera scultorea dell’artista mantiene una sua prospettiva e si compone su diversi piani, in un palcoscenico enigmatico.

La scultura si presenta senza braccia e senza mani.

Piena di una carica emotiva che è simbolo di una transrealtà corporea che si concretizza attraverso un gioco di pieni e di vuoti con quel colore rosso delle scarpe che sono il simbolo del femminicidio.

La presenza del colore rosso nella scultura di Guadagnuolo serve a sottolineare il carattere drammatico della circostanza.

Il teschio nel suo pallore separa il rosso sangue delle scarpe e della figura femminile.

Tutto questo è immerso in un silenzio sepolcrale che evidenzia la dimensione senza tempo.

Grazie al transrealismo di Guadagnuolo si ha l’immagine di un istante temporale, presentandolo al di là della realtà, in un’altra dimensione trans-mortale.

L’artista ci vuole esortare alla necessità della formazione dell’uomo nella sua sfera affettiva sin dall’infanzia.

Affinché acquisisca la consapevolezza del rispetto della persona dell’altro sesso e della vita stessa.

Per questo, l’opera scultura-istallazione sarà presentata presso l’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia il 25 novembre 2016,  nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Per tutto l’anno 2017 l’opera di Guadagnuolo , girerà nelle principali città d’Italia per divulgare la cultura della non-violenza per rivendicare diritti e libertà.

guadagnuolo-scultura-violenza-donne

di Anna Catalano

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