Il Bosco Urbano si scaglia contro le potature ai pini di Piazza Roma.

L’associazione ambientalista Il Bosco Urbano alza la voce sulle potature di ieri mattina ai pini di Piazza Roma: “Interventi inadatti”.

A distanza di 24 ore dagli interventi di potatura ai pini situati in Piazza Roma arriva il commento de Il Bosco Urbano, associazione ambientalista che si occupa della protezione del patrimonio arboreo. In un comunicato stampa si legge lo sconcerto del Presidente Omar De Filippis verso alcuni sistemi di potatura ritenuti non idonei alla corretta gestione del pino:

“Il Pino domestico, è uno dei pochi riferimenti storici che ci rimangono e ad esso è legata una cultura, un affetto per le persone di Aprilia. È la “scultura” naturale che venne impiegata per inaugurare le nostre strade e la nostra città. Rappresenta una fonte importante di decoro, di rinfresco nei periodi estivi per persone ed auto in sosta, risulta di stimolo per il benessere mentale delle persone e favorisce lo sviluppo di aggregazione grazie alla maggiore percezione del decoro. Ridurre questi benefici porta ad un allontanamento di fruizione di questi spazi che, nel dopo COVID-19, risulteranno invece indispensabili per un ritorno alla “vita” nella città di Aprilia, consentendo di sostenere altresì una ripresa economica per le attività economiche locali. E’ sconcertante veder svolgere nel 2020 degli interventi di potatura senza pensare a quelle che potrebbero essere le conseguenze, i rischi e senza conoscere quali possano essere i reali fabbisogni di questi alberi. I Pini domestici sono alberi che per loro natura strutturale sviluppano una chioma ad ombrello, che sia aerodinamica e capace di deviare la direzione del vento. È importante conservare tale struttura per evitare che il passaggio di venti all’interno di essa, provochino dei vortici d’aria turbolenti e pericolosi che potrebbero determinare loro schianto al suolo degli alberi.”

“Non viene meno l’importanza sulla quantità di chioma asportata. Le potature non dovrebbero mai prevedere l’asportazione di più di un terzo della chioma. Ne può corrispondere la morte di una buona parte dell’apparato radicale che, a questo punto, andrebbero a gravare sulle condizioni di stabilità. Questi interventi determinano anche il peggioramento delle condizioni fitosanitarie delle piante e favoriscono l’attrazione di insetti dannosi come il Blastofago dei Pini, le cui larve scavano gallerie all’interno dei germogli, portando così i pini, nel giro di qualche anno, ad una morte certa.”

Un invito anche all’Amministrazione comunale e ai tecnici della gestione del verde cittadino a difendere la specie del pino:

“Quello del Blastofago è un problema che ben conoscono gli uffici tecnici addetti alla gestione del verde di Aprilia, visto essere già presente sugli alberi di Pino siti in Largo delle Rose, di cui in questi anni ne abbiamo visti morire più della metà. Le tante problematiche fitosanitarie che il pino sta già vivendo in tutto il territorio agro-pontino e agro-romano, dovrebbero indurre l’amministrazione a difendere quanto più possibile queste piante evitando, tanto quanto il COVID19, di devastare le piante con scelte manutentive inopportune. Ne vengono meno i benefici diretti per i cittadini.”

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