Il CSI porta lo sport nel carcere di Latina

Il Centro Sportivo Italiano organizzerà corsi di vari sport all’interno del carcere di Latina

Il nuovo progetto della Sezione di Latina del CSI (Centro Sportivo Italiano) entrerà nel carcere di Latina.

Anzi, ci è già entrato.

Da alcuni mesi, infatti, è stato dato il via a “Per Aspera ad Astra”.

All’interno della Casa Circondariale di Latina sono state create due sezioni dedicate al progetto.

Quella femminile prevede l’impegno solo nella pallavolo, quella maschile, invece, riguarda pallavolo, pallamano e Tchoukball.

Tanti e socialmente rilevanti gli obiettivi che il CSI si pone di raggiungere:

  • Educazione a rispetto delle regole, conoscenza delle stesse e motivazioni per cui esistono;
  • Educazione al gruppo, alla relazione reciproca ed alla competenza comunicativa;
  • Sviluppo della educazione corporea e motoria legata a sani stili di vita;
  • Acquisizione di una compiuta cultura sportiva;
  • Alimentazione della Speranza.

A dare corpo a questa iniziativa sono sei volontari, ognuno dei quali dà il proprio contributo nel suo ambito di competenza.

Si tratta di Corinna Maiutto (Educatrice professionale), Fabio Di Giuseppe (Pallamano), Pier Carlo Montenero (Pallavolo), Pier Luca Dussich (Tchoukball), Radu Rosu (Pallamano),Tiziana D’Alessandro (Psicologa).

A loro si affiancheranno altri cinque volontari provenienti da tre diversi Gruppi sportivi, affiliati al Csi.

Saranno previste anche alcune giornate di ”Open Day” e di incontri, all’interno della Casa Circondariale, con formazioni partecipanti a campionati Csi.

“Va ricordato – sottolineano dal CSI – che tale progetto è ispirato al Giubileo della Misericordia.

Lo straordinario evento è stato promosso da Papa Francesco con l’auspicio che la Speranza non venga mai meno.

Una speranza naturalmente volta al bene, e di cui, come ha ricordato il Santo Pontefice, siamo debitori alla misericordia di Dio“.

L’auspicio degli organizzatori è che, in futuro, questo progetto possa svilupparsi ancora di più, ampliandosi in una rete.

Auto-sostenendosi soprattutto col volontariato e con la generosità di motivate Istituzioni, pubbliche o private.

di Anna Catalano

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