L’ultima speranza della sanità pubblica apriliana è… Babbo Natale

Provocatoria iniziativa del Tribunale per i Diritti del Malato, che ha evidenziato tutte le criticità della Asl in una letterina natalizia. Il motivo è chiaro: “Le autorità finora non hanno risposto ai nostri appelli”

Non ci resta che Babbo Natale.

Parafrasando un celebre titolo cinematografico, i volontari del Tribunale per i Diritti del Malato operanti nella Asl di Via Giustiniano hanno scritto una provocatoria lettera a Santa Claus per avere in dono la risoluzione delle criticità da tempo evidenziate all’interno della struttura.

Carenza di strumentazioni; carenza di personale; lavori troppo spesso sbandierati come imminenti e puntualmente rimandati.

E poi ancora servizi mancati (ambufest), da implementare (consultorio) e da avviare (presa in carico dei pazienti di neuropsichiatria infantile).

In parole povere: tutte quelle criticità che da anni attanagliano il servizio sanitario pubblico della città di Aprilia.

E a cui nessuno, finora, è riuscito, o non ha voluto, porre rimedio.

Da qui la provocazione del TDM di rivolgersi a Babbo Natale come ultima spiaggia, naturalmente in  senso figurato, indossando un gilet giallo:

Sulla Sanità non si può certo scherzare – sottolineano i responsabili del gruppo -.

Ci teniamo a precisare che questa lettera vuole essere solo uno stimolo in più per sensibilizzare tutte le autorità preposte a sponsorizzare il bene e la salute dei cittadini.

I quali non meritano certo di essere abbandonati a se stessi con il risultato in tanti casi della rinuncia alle cure.

Purtroppo, però, il

senso di abbandono,

così come affermato dagli stessi volontari del TDM, in città è un sentimento molto diffuso.

di Massimo Pacetti

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