Osmosi dà appuntamento al 2019

La terza edizione del Festival della Cultura Apriliana si è chiusa nello scorso fine settimana. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori di Osmosi per il successo di quest’anno

Si è chiusa lo scorso fine settimana la terza edizione di Osmosi, il Festival della Cultura Apriliana.

Anche quest’anno sono state tantissime le Associazioni locali coinvolte, segno del grande seguito che la manifestazione è riuscita a costruirsi.

Senza dimenticare il fondamentale contributo delle scuole, a cui sono stati dedicati laboratori mattutini ospitati presso i padiglioni del polo Culturaprilia.

Il tema della manifestazione di quest’anno era il “plastic free”, ossia la diffusione della mentalità volta ad eliminare i prodotti in plastica che ha contagiato anche l’Europa.

La visita degli oltre 500 studenti è servita dunque non solo per conoscere tutta la tradizione associazionistica di Aprilia, ma anche per gettare uno sguardo verso il futuro sostenibile che tutti ci auguriamo.

L’edizione 2018 – ha commentato l’Assessore alla Cultura Elvis Martino – segna un passaggio importante.

Si tratta ormai della terza edizione di questo evento, che sa rinnovarsi ogni volta riuscendo comunque a coinvolgere l’intero panorama associativo cittadino.

Noto con piacere che alcuni meccanismi organizzativi sono ormai rodati.

Questo ci proietta con fiducia verso le prossime edizioni.

Molto soddisfatta anche la Pro Loco, sempre più coinvolta nelle manifestazioni che vengono organizzate nel territorio apriliano.

Il successo di Osmosi 2018 è anche loro:

Il tratto distintivo e più bello di Osmosi – hanno sottolineato gli organizzatori – è il lavoro corale svolto dalle tantissime realtà cittadine coinvolte, dalle associazioni alle aziende, dalle istituzioni alle scuole.

Anche quest’anno il Festival ci ha permesso di mettere in mostra il frutto di questa splendida contaminazione.

Non ci resta che ringraziare tutti coloro che hanno dedicato tempo ed energie alla manifestazione e dare appuntamento all’edizione 2019.

di Massimo Pacetti

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