“Posso dire la mia?”: oltre 700 bambini apriliani coinvolti dal progetto sui diritti dei più piccoli

Anche quest’anno l’Associazione Life ha proposto in tutte le scuole della città dei laboratori sui diritti dei bambini e la lotta a bullismo e cyberbullismo. Oltre 700 gli studenti coinvolti nel progetto

Anche quest’anno il progetto “Posso dire la mia?” dell’Associazione Life è stata un grande successo.

Con oltre 700 bambini coinvolti provenienti da tutte gli istituti di Aprilia, l’iniziativa portata avanti dalle psicologhe dell’Associazione ha ancora una volta dato l’opportunità ai più piccoli di affrontare i loro problemi.

Perché, anche se suona strano, anche nelle scuole elementari e medie il fenomeno del bullismo si diffonde.

Dunque risulta ancora più importante il progetto “Posso dire la mia?”: affrontare, grazie all’aiuto degli insegnanti e dei propri compagni, le situazioni di disagio è la chiave per sconfiggere questo fenomeno.

Lo scorso 20 novembre, nell’aula magna della Garibaldi, sono stati consegnati i premi ai migliori progetti realizzati dai ragazzi delle classi coinvolte.

Alla premiazione hanno preso parte anche gli Assessori Barbaliscia e Martino, particolarmente interessati ai risultati del progetto visti i propri ambiti di competenza.

Gli incontri di quest’anno si sono concentrati sui diritti all’ascolto, alla non violenza, alla pace, all’uguaglianza e alla non emarginazione.

Nei tanti appuntamenti promossi dalle esperte dell’Associazione Life tanti i racconti proposti dai bambini, che hanno esposto anche loro personali esperienze.

Dalle prossime settimane – hanno annunciato le responsabili del progetto – tutti i lavori creativi saranno visionabili all’interno delle scuole di provenienza e sul sito web www.lifeassociazione.it.

L’obiettivo è di sensibilizzare il più possibile tutta la cittadinanza, e soprattutto i diretti interessati, cioè i ragazzi.

È intenzione degli organizzatori inoltre riuscire entro il 2019 a fare una pubblicazione con tutti i lavori più belli realizzati dai ragazzi nei primi 5 anni della manifestazione.

di Massimo Pacetti

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