Tante promesse per il 2018 della sanità apriliana

Il Direttore Sanitario della Asl di Aprilia ha fatto il punto su ciò che la sanità apriliana si attende dal 2018

Il 2018 potrebbe essere un anno importante per la sanità apriliana.

Il dott. Belardino Rossi, Direttore Sanitario della Asl, ha infatti elencato questa mattina le nuove prospettive dell’azienda sanitaria nel nuovo anno.

A partire dal “lungodegente” progetto della Casa della Salute:

“Sono state individuate – ha rivelato il dottor Rossi nell’incontro di stamattina promosso dai volontari del Tribunale per i Diritti del Malato – le ditte vincitrici dell’appalto.

Entro febbraio ci aspettiamo l’inizio dei lavori di ristrutturazione del poliambulatorio, che inevitabilmente comporteranno qualche disagio.

Le palazzine vanno rimesse a norma, ma studieremo le soluzioni meno drastiche per continuare ad elargire i nostri servizi.

Ci aspettiamo 6 mesi di lavori, dopodiché la presa in carico dei pazienti cronici potrà iniziare così come l’abbiamo pensata.

Un percorso che, se a livello di organico medico può già considerarsi a buon punto, non altrettanto lo è per ciò che riguarda il personale infermieristico.

Una mancanza non secondaria, visto che sta proprio agli infermieri il contatto quotidiano con i pazienti”.

Questo dunque il tema più rilevante che verrà affrontato nel 2018 ormai alle porte dalla Asl di Aprilia.

Ma di problemi da affrontare ce ne sono molti altri, come il TDM ha più volte sottolineato in questi anni.

A partire dalle strumentazioni insufficienti, che dovrebbero essere consegnate (almeno in parte) il prossimo anno.

Quasi certamente arriveranno un nuovo ecografo ed un defibrillatore, ma sono stati richiesti anche altri strumenti per far fronte ai casi di emergenza.

Dovrebbero poi partire i servizi di Ambufest (ambulatori aperti nei giorni di festa) e di odontoiatria per pazienti cronici le cui malattie influiscono sulla dentatura.

Anche a livello di organico, con la conferma di neuropsichiatra e cardiologo, le cose dovrebbero migliorare nell’anno che sta per iniziare.

Come sempre, però, è d’obbligo il condizionale: troppe volte in questi anni si è cantato vittoria troppo presto.

Le basi sono state poste, ora si devono attendere i risultati.

di Massimo Pacetti

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