Il corso pre-parto si fa con la danza del ventre

Tranne in di complicazioni, ogni gestante può seguire

un corso di  danza orientale   dal quarto mese di gravidanza

Stefania Saralli

Gravidanza fa rima con danza! Ma non una qualunque, perché, se l’obiettivo non è soltanto rimanere in forma bensì anche quello di favorire il parto naturale,  non c’è niente di meglio che la danza del ventre. Infatti, molteplici sono i benefici che la mamma può ricevere praticando quest’antica danza orientale. Prima di tutto, i muscoli addominali si tonificano e i colpi di anca le insegnano come muovere il bacino. Poi, i movimenti fluidi e circolari fortificano i muscoli e i tendini della regione pelvica, attenuando i dolori pre-parto e quelli della colonna vertebrale e aiutandola a tenere una buona postura. Infine, attraverso il respiro lento e rilassato, facilitato dalle note basse e dolci tipiche della danza del ventre, la neo-mamma riesce ad alleviare le tensioni e a migliorare la circolazione sanguigna con ottimi benefici anche per il feto. Insomma, la danza del ventre rappresenta un ottimo esercizio prenatale, in grado di rafforzare i muscoli poi impiegati durante il parto.

Del resto, la fama della danza del ventre come esercizio preparatorio alla nascita è nota fin dalle sue origini, nell’antica Mesopotamia. In particolare, alcuni esercizi si rivelano particolarmente indicati per la riabilitazione del perineo, importante per affrontare disturbi urinari, come l’incontinenza, durante e dopo la gravidanza. Inoltre, l’attenzione all’isolamento dei muscoli, peculiarità di questa danza, consente di individuare una specifica parte del corpo e di lavorare solo con quella, mentre le altre restano ferme. Per la gestante questo tipo di esercizio può rivelarsi particolarmente utile: la concentrazione su alcune fasce muscolari le consente di approfondire la consapevolezza del proprio corpo, a tutto vantaggio della relazione con il bambino che può essere percepito con maggiore sensibilità. Per di più, le fasi di rilassamento, che aprono e chiudono una lezione di danza del ventre, contribuiscono ulteriormente a ben predisporre la donna all’ascolto e al dialogo con il proprio piccolo. Ecco perché la danza del ventre è l’esercizio ideale per la donna incinta che, da un lato, vuole mantenere il contatto con la sua femminilità e, dall’altro, desidera instaurare fin da subito un rapporto particolare con il bambino. E per il post-parto? Niente paura: la danza del ventre supporta le donne anche in quest’altra fase molto delicata. Praticarla dopo la nascita del bambino, infatti, aiuta i fianchi ad assottigliarsi e le gambe a rafforzarsi: piedi, caviglie, polpacci, cosce, glutei e fianchi si rassodano. Il velo, utilizzato durante la pratica della danza del ventre, favorisce, invece, il rinforzamento di braccia, spalle e petto.

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