Depressione economica e salute mentale

Italiani malati di crisi

La crisi, la precarietà del lavoro e l’incertezza hanno delle ripercussioni sempre maggiori sul nostro benessere mentale e quindi sulla nostra salute. Il futuro appare sempre più nero e, a quanto pare, aumentando anche i casi di disturbi psichiatrici. È il focus del Congresso Nazionale della Società italiana di Psicopatologia -Sopsi che si terrà a Milano, dal 23 al 26 febbraio, con un team di specialisti con uno sguardo privilegiato sui malati dell’era moderna.

Il quadro è confermato dai risultati dell’indagine “Gli italiani e l’impatto percepito della crisi sulla psiche” condotta nel 2013 dall’ISPO e commissionata dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Dipartimento di Salute mentale. Dal 2009 al febbraio 2014 la percezione del peggioramento della situazione economica è passata dal 53% al 62%. In crescita anche la percezione delle condizioni della propria famiglia: se all’inizio del 2009 un intervistato su tre si aspettava un “futuro nero”, nel febbraio 2013 a pensarla così era già il 58%.

L’aggravarsi della crisi finanziaria e delle sue ripercussioni, l’assenza di sicurezze lavorative e di guadagno e quindi di sopravvivenza, intensificano casi di esaurimento e stress, acutizzando patologie di personalità già vulnerabili e creandone di nuove, tanto da parlare di vera e propria “malattia di crisi”. Così l’incertezza del futuro ha portato all’abuso di sostanze, dipendenza dal gioco, shopping compulsivo e working addiction. Purtroppo, non tutti gli individui hanno le stesse risorse, d’altronde c’è la crisi e, purtroppo, non possono ricorrere al sostegno psicologico necessario.

ansia

Il male di vivere si abbatte sugli italiani, uomini e donne, per lo più 50enni, ma a preoccupare sono i dati in aumento nelle fasce di età più basse. E’ stato osservato che ad ogni crescita del 10% del tasso di disoccupazione, problema che interessa soprattutto i giovani, corrisponde una crescita dell’1,4% del tasso suicidario e che nell’Ue l’aumento della disoccupazione ha portato ad un aumento del 28% della mortalità legata all’alcol.  Anche semplici disturbi dell’umore, infatti, se non trattati con tempestività, possono portare anche ad esiti nefasti.

I disturbi psicopatologici in un tempo di importante crisi mondiale fanno riflettere gli specialisti sulle diverse cause e caratteristiche della paura, sulla vulnerabilità e sulla capacità di resilienza, la capacità di riprendersi e di uscire più forti e pieni di nuove risorse dalle avversità. Da un punto di vista psicologico e psicopatologico, una delle cause più profonde alla base delle nostre angosce è rappresentata dalla perdita, rottura della sicurezza dei legami sociali e familiari. In campo psichiatrico si colloca la paura all’interno di diversi quadri psicopatologici e, in particolare, dei cosiddetti ‘disturbi d’ansia‘, da qualche anno in aumento.

La crisi finanziaria ha imposto cambiamenti, anche sociali, a cui non riusciamo tutti ad adeguarci. L’insicurezza pervasiva conseguente, secondo gli esperti ha destabilizzato più di eventi traumatici episodici, a cui in qualche modo l’uomo trova la forza di reagire. Se gli effetti immediati del disagio generale sono il peggioramento dello stile di vita, dell’alimentazione e un maggior consumo di alcol e sostanze stupefacenti, del disagio psicologico a lungo tempo ne risentirà la salute dell’intero organismo.

Melania Limongelli

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