La Birra fa bene alla salute

 Sfatiamo un mito

La birra, come tanti alimenti, se assunta con moderazione, influisce positivamente sull’organismo, in particolare sullo stato dell’epidermide.

birra

Prima di tutto, però, è necessario sfatare un pregiudizio molto diffuso, e cioè che la birra faccia ingrassare. In effetti, sembra che un bicchiere di birra contenga lo stesso numero di calorie di un bicchiere di succo di carote. Sono diversi, invece, gli alimenti che superano con facilità il numero di calorie di un bicchiere di birra: succo di frutta e cocktail di frutta sciroppata (57 calorie), latte intero (64) e parzialmente scremato (46), olive nere (235), vino (186).

Una volta detto questo, sappiate anche che la birra è un vero e proprio alleato della salute. Non è un invito a strafare con l’alcol, deve essere consumato comunque in piccole quantità, che sono però in grado di regolare il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, i veri responsabili dei chili di troppo e della classica pancetta.

Quante volte abbiamo sentito dire, per esempio, che il vino rosso fa sangue? Per la birra, questo detto vale ancora di più. Infatti, influisce positivamente sulla coagulazione del sangue e sulla pressione arteriosa.

Non finisce qui, perché anche la digestione gode dei benefici di questo prodotto, in particolar grazie alla luppolina veicolata dal luppolo.

Che la birra sia ricca di polifenoli è cosa già nota. Ed è proprio l’azione di questi componenti che la rende un alimento con azione antiossidante. Ciò agisce a vantaggio del sistema cardiovascolare e della pelle, in quanto il luppolo e i polifenoli prevengono l’invecchiamento della pelle perché agiscono su un enzima specifico.

Il primo a rendersi conto di questo potere della birra è stato lo scienziato giapponese Sho Shindo. La sua scoperta parte da un piccolo aneddoto relativo al birrificio che ha aperto nel 1988. Un giorno Shindo notò che la pelle del ricercatore che assaggiava la birra ogni giorno era particolarmente liscia. Ha iniziato la sua ricerca scientifica, scoprendo che gli elementi determinanti sono proprio i polifenoli del luppolo.

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