La salute della donna: un obiettivo da perseguire

Approfondimento della Dottoressa Debora Pallante, Specialista in ginecologia e ostetricia, Dirigente medico ASL Latina

La vita femminile passa attraverso diverse fasi, segnate da momenti cruciali, come l’inizio dell’età fertile, la gravidanza, il puerperio e la menopausa, ciascuna delle quali è caratterizzata da bisogni in termini di salute estremamente diversificati.
Le donne di oggi, in virtù dei molteplici ruoli che rivestono all’interno della famiglia, come compagne, mogli, madri e nel mondo del lavoro, dove occupano sempre più frequentemente posizioni apicali e di responsabilità, hanno poco, pochissimo tempo da dedicare a se stesse. Ma non devono rinunciare a tutelare la propria salute. Questo è un dovere che noi donne abbiamo anzitutto verso noi stesse. Non dobbiamo dimenticare poi che il benessere dei nostril figli e dei nostri cari passa anche attraverso la nostra salute, motivo in più per occuparcene responsabilmente e con costanza.

1. PARTE: PERIODO FERTILE

Il periodo fertile che abbiamo identificato in precedenza come il periodo che intercorre tra la comparsa del ciclo mestruale (menarca) e la sua scomparsa (menopausa) e che copre la maggior parte della vita femminile, rappresenta una fase molto complessa ma straordinaria in cui è di fondamentale importanza tutelare la nostra salute non solo in senso generale ma anche sessuale e riproduttivo.
Per fare questo è necessario non soltanto adottare comportamenti e stili di vita sani (la cosiddetta“prevenzione primaria”) attraverso una corretta alimentazione, esercizio fisico, astensione dal fumo, ridotto consumo di alcolici e buon riposo notturno, ma eseguire periodici controlli clinici e di laboratorio (“prevenzione secondaria”).
Prevenzione primaria e secondaria ci permettono di tenere sotto controllo peso corporeo, pressione arteriosa, colesterolo, glicemia, funzionalità epatica e renale.
L’esecuzione di visita ginecologica, pap test, visita senologica e gli eventuali approfondimenti strumentali relativi (ecografie, sia pelviche che mammarie, mammografia.), effettuati con cadenza regolare e concordata con il ginecologo in base alla storia clinica, personale e famigliare, sono in grado di garantire il mantenimento della propria salute, la tutela della capacità riproduttiva e la prevenzione delle patologie più serie, comprese quelle tumorali.
Tra i diritti legati alla salute riproduttiva è annoverato il diritto fondamentale di tutte le coppie e le persone di decidere liberamente e responsabilmente il numero, l’intervallo e il momento per la programmazione delle gravidanze e di avere le informazioni e i mezzi per farlo.
Ecco perché “Contraccezione” significa …
• Prevenire gravidanze indesiderate.
• Vivere serenamente la propria sessualità.
• Gestire responsabilmente la propria fertilità.
• Contribuire al mantenimento della propria salute generale, sessuale e riproduttiva.


I metodi contraccettivi si distinguono:
• metodi contraccettivi di barriera
Questi metodi includono: il preservativo maschile, il preservativo
Femminile e il diaframma. Si definiscono metodi di barriera perché
agiscono proprio come una barriera per impedire allo sperma di
entrare nell’utero femminile.Per migliorarne l’efficacia possono essere utilizzati insieme a creme spermicide.
Questi metodi rappresentano l’unica protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (ad esempio HIV, epatiti, gonorrea, herpes, sifilide, clamidia ecc.).
• contraccettivi ormonali
Questi metodi si basano sull’assunzione da parte della donna di
farmaci ormonali (a base di estrogeni e progesterone). Comprendono diverse possibilità di assunzione:sotto forma di pillola oppure di cerotto da mettere sulla pelle, di anello da inserire in vagina o di un impianto da inserire sottocute.
• contraccezione di emergenza
Si tratta di un metodo a uso occasionale, da utilizzare per ridurre
il rischio di gravidanza dopo un rapporto non protetto o “a rischio”.
metodi irreversibili
• I metodi contraccettivi irreversibili
Sono la sterilizzazione maschile (vasectomia) e quella femminile (occlusione o interruzione tubarica). Si tratta di interventi chirurgici che quasi azzerano la possibilità di una gravidanza (circa 1-5 su 1000).
• I metodi naturali di contraccezione
Si basano sull’astensione dai rapporti sessuali nei giorni in cui la donna è fertile. Per riconoscerli ci si basa su segni soggettivi e misurazioni.
• Spirali (IUD)
Si tratta di piccoli dispositivi che vengono inseriti in utero.
Ne esistono di due tipologie: la prima comprende le spirali che
rilasciano ormoni in utero, della seconda invece fanno parte le
spirali al rame. Possono essere utilizzate sia nelle donne che hanno già avuto figli, sia nelle donne che non ne hanno avuti.
Non tutti i metodi contraccettivi hanno la stessa efficacia (cioè la capacità di prevenire la gravidanza detto anche indice di Pearl-IP). La sua valutazione deve tenere conto anche dei possibili errori d’uso (dimenticanze, scadenze…).
Lo schema qui di seguitoillustral’efficaciadeidiversicontraccettivieffettivamenteriscontratanellapopolazionegenerale, ovvero tenendo conto dei più comuni errori che si commettono in corso di utilizzo.

La contraccezione, quindi rappresenta un’alleata della salute e del benessere femminili, per cui è importante che le donne la considerino un “progetto”, ponderato, indipendentemente dal metodo prescelto, volto a proteggere la propria salute e fertilità, permettendole di vivere la propria sessualità completamente e in sicurezza.

Dott.ssa Debora Pallante

Specialista in ginecologia e ostetricia

Dirigente medico ASL Latina

 

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