Aspetto un fratellino

E’ importante che i genitori organizzino degli spazi per permettere al primogenito di essere ancora “figlio unico”

La nascita di un fratellino, o di una sorellina, rappresenta sempre, anche per quei bambini più preparati all’evento, uno stress emotivo, uno “sconvolgimento” nella vita. Infatti, il primogenito vede nel nuovo arrivato una sorta di intruso. Dietro questa visione si celano le paure di essere amati di meno, di essere trascurati e dimenticati. Proprio per cercare di evitare il più possibile traumi è necessario che l’arrivo di un nuovo bimbo in famiglia sia preparato già nel corso della gravidanza. Coinvolgete vostro figlio, facendogli vedere le immagini delle ecografie, facendogli toccare la pancia e sentire il piccolo che si muove. Lasciatevi aiutare nel preparare l’occorrente per accogliere il nuovo bebè: la culla, i vestitini, e tutto il resto. Al vostro bambino piacerà molto, anche, sentirsi raccontare di quando lui era nel pancione della mamma. Spesso con l’arrivo del secondo figlio, nel primo possono iniziare a intravedersi atteggiamenti regressivi quali il rivolere il ciuccio o il biberon. Potrebbe iniziare a balbettare, a fare la pipì a letto o a rifiutarsi di andare all’asilo o di dormire nel suo lettino. Tutto questo è normale e va interpretato come manifestazione di quella gelosia che cela la paura di perdere i diritti acquisiti e il desiderio di mantenere per sé tutto l’affetto dei genitori.

Con un po’ di pazienza e di attenzione lo aiuterete a ridurre l’ansia restituendogli con i fatti la certezza del vostro amore. Perché, in realtà, bisogna permettergli di esprimere la rabbia senza sgridarlo, ma al contrario standogli vicino quando si sente meno amato o incompreso dimostrandogli con empatia che capite il suo dolore. Dopo che il fratellino è venuto alla luce è bene coinvolgere il bimbo più grande nelle cure per il neonato. Naturalmente i compiti che si possono affidargli dipendono strettamente dalla sua età. Ricordate che è importante che i genitori organizzino degli spazi per permettere al primogenito di essere ancora “figlio unico”: papà e mamma creino delle situazioni, nel corso della settimana, per stare soli con il bimbo grande. Se il bambino si sentirà ancora, per qualche momento, il centro dell’attenzione dei genitori, gli sarà più facile accettare di condividere il loro affetto con “un altro”. E’ bene ricordare anche di non fare mai confronti fra i due fratelli, per il bene sia del primo che del secondo figlio. Infatti, ci si può facilmente trovare di fronte anche al problema opposto, cioè il secondogenito geloso del primo che è più grande, più indipendente, più libero di lui.

Articolo della Dott.sa Silvia Clementini

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