Prevenire e combattere il cancro con lo sport

L’attività fisica per ridurre i rischi di insorgenza e recidive

Praticare uno sport è uno dei modi per prevenire il cancro, ma ancora in pochi lo sanno. Lo ricorda anche il Decalogo della Salute dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro): “Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo.” Pertanto, non servono grandi sforzi per mantenersi in salute, ma soltanto un’attività praticata con costanza e regolarità. Un piccolo impegno in cambio di grandi benefici.

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L’attività fisica non è utile soltanto a prevenire il cancro, ma anche a prevenire il rischio di recidive e alcuni degli effetti collaterali secondari dovuti alle operazioni, come ad esempio il linfedema secondario dell’arto superiore nelle donne operate di tumore alla mammella, o come il senso di stanchezza e debolezza causato dalla chemioterapia. In generale, comunque, un paziente in forma sopporta meglio le terapie più pesanti. È per diffondere questo messaggio che il 20 novembre si è tenuto l’incontro “Attività fisica e sportiva: alleati contro il cancro”, organizzato e promosso dall’Idi (Istituto dermopatico dell’Immacolata) di Roma e dall’Aiscup Onlus (Associazione italiana per lo studio e la cura del paziente oncologico). Uno studio di alcune ricercatrici dell’Harvard Medical School pubblicato sull’American Journal of Physical Medicine Rehabilitation ha evidenziato, poi, l’utilità dello sport anche per la pre-riabilitazione, ossia prima ancora di essere sottoposti alle cure, subito dopo la diagnosi del tumore. L’attività motoria può, in questo caso, migliorare l’esito delle terapie e ridurre le possibilità di complicazioni post-operatorie. Infatti, alcuni esercizi riabilitativi, se praticati prima delle operazioni vengono appresi meglio dal paziente.

Floriana Francesca

 

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