Alunni del Liceo Meucci in protesta: “Studenti ridotti a meri oggetti della didattica”.

Gli alunni del Liceo Meucci in protesta da due giorni. “Noi studenti, uniti e coesi, saremo sempre pronti a dialogare” l’appello dei rappresentanti d’istituto.

Gli studenti del Liceo Meucci in protesta contro la dirigenza. Da lunedì gli alunni hanno messo in atto forti azioni critiche a causa di svariate problematiche con il Dirigente Scolastico e il collegio docenti. Di seguito il comunicato dei rappresentanti degli studenti: “Ci sentiamo molto delusi e amareggiati dalla considerazione riservata agli studenti all’interno di questo Liceo. Gli studenti, che dovrebbero essere i protagonisti essenziali della scuola, parte attiva e fondamentale dell’Istruzione, sono ridotti a meri oggetti della didattica. Al contrario i ragazzi dovrebbero riconoscere la Scuola come luogo di aggregazione, di crescita, di formazione, in cui essere stimolati nell’espressione delle loro potenzialità, capacità, inclinazioni.  Il lento ma continuo processo che ha visto la diminuzione delle attività, delle esperienze e dei progetti offerti da questa scuola negli ultimi anni limita il bagaglio con cui lo studente uscirà dal Liceo. Ci sono cose che, al di là della didattica canonica, rendono una scuola prestigiosa e offrono ai ragazzi conoscenze trasversali e insegnamenti preziosi” spiegano gli studenti.
“La bocciatura da parte del Collegio Docenti della settimana di didattica alternativa è l’ultimo evidente segnale di questo processo. Crediamo come rappresentanti degli studenti di aver agito sempre in modo civile, osservando il pieno rispetto per i ruoli all’interno dell’istituto e conservando una forma consona all’istitituzionalità di certe sedi e di certe figure. Ci rammarica il fatto che la nostra propositività e proattività non siano state apprezzate, e anzi forse siano state un ostacolo e spesso anche strumetalizzate. Confidiamo nel valore del dialogo, e nonostante gli attriti e le tensioni abbiamo sempre provato a cooperare per ottenere risultati per la Scuola tutta. Spesso però c’è una forte mancanza di comunicazione: ad esempio per la questione della settimana alternativa, nonostante le nostre svariate richieste di colloquio, scritte e orali, non siamo stati nemmeno ricevuti. Speriamo di riuscire a ricominciare a collaborare per il bene di tutti. Noi studenti, uniti e coesi, saremo sempre pronti a dialogare”.

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