Turismo responsabile

OSPITE O TURISTA?

Il VERO TURISMO E’ TURISMO RESPONSABILE

Chi non ha mai visitato o sognato di visitare posti nuovi, lontani dalla propria casa e dalla routine quotidiana? La possibilità di viaggiare comodamente e a prezzi ragionevoli è una delle grandi possibilità nate negli ultimi decenni dalla crescita economica.
Oggi è possibile prenotare un volo per una capitale europea a prezzi stracciati, raggiungere in breve tempo territori un tempo inaccessibili, visitare l’altro capo del Mondo nel week end e tornare in ufficio il Lunedì, carichi di una nuova esperienza da raccontare. Tutto questo ha però un costo, non solo economico.
Ogni viaggiatore che si rechi in un luogo diverso da quello di residenza, non per lavoro o studio, può essere considerato un turista.
Viaggiare è un’esperienza rigenerante per lo spirito, si incontrano culture anche radicalmente diverse dalla nostra, usanze con le quali può essere difficile rapportarsi, ma a cui dobbiamo prima di tutto rispetto, poiché il turista è soprattutto un ospite del luogo che sta visitando e come ogni ospite avrà dei diritti e dei doveri, delle responsabilità.
E’ così che nasce l’idea di turismo responsabile, un concetto sviluppato per salvaguardare l’ambiente, sensibilizzare i viaggiatori ed invitarli a non abusare dei territori visitati, ponendo attenzione all’inquinamento e al rispetto delle tradizioni locali.
Tra le varie forme di turista responsabile è nata in questi ultimi anni la figura del Plenair, colui che cerca di non interferire con l’ambiente circostante, rispettandolo come se fosse la propria casa.

Utilizza solo sostanze poco dannose per l’ambiente, predilige il risparmio energetico, per esempio chiudendo il rubinetto durante la pulizia dentale o montando pannelli fotovoltaici per sfruttare energia pulita, acquista i prodotti locali per incrementare l’economia del luogo visitato piuttosto che delle grandi corporazioni, tenta di capire e carpire dalle tradizioni e dalle popolazioni visitate, instaurando con esse un legame, favorendo uno scambio culturale che arricchisce entrambi, sia l’ospite-turista che l’ospitante-residente.
In questo modo è possibile lasciare in eredità ai nostri figli un pianeta pulito, non danneggiato dal turismo di massa e soprattutto, onorando le popolazioni visitate, sarà più facile che queste non siano ostili verso i futuri turisti.

Per chi ama il campeggio e quindi la natura esistono una serie di norme comportamentali da adottare per sentirsi in sintonia con l’ambiente circostante: dall’utilizzo di bicchieri in alluminio, facili da lavare e trasportare, riutilizzabili, all’utilizzo di contenitori dove gettare i propri rifiuti.
Sul sito internet www.vacanzelandia.com sono reperibili maggiori informazioni riguardo al turismo responsabile; in più troverete consigli, recensioni e novità per il risparmio energetico e l’energia pulita!

Fabio Benedetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *