Viaggio in Cina

Viaggio in Cina, un Mondo da scoprire
Tra fascino e storia il viaggio di quattro ragazzi in una paese dai mille volti, odori e sapori

Vi è mai capitato nelle vostre vite di darvi un appuntamento a più di 8000 km da casa? Il 22 agosto io e Simone ci incontriamo a Beijing in Cina con Marco e Antonella e precisamente presso lo Shan Tan Hotel che sarà la nostra “dimora” per i prossimi 3 giorni.
A due passi dalla Città Proibita, costeggiamo le sue mura, con l’intento di ritornarci in un secondo momento per un tour approfondito e di andare a visitare uno dei templi buddhisti più famosi della nazione, Temple of Heaven.
Le sue costruzioni così caratteristiche, rapinano subito i nostri sguardi e quelli degli obiettivi delle nostre “Reflex”, tanto che alla fine della vacanza avremmo scattato oltre 7000 foto.
Il tempo è tiranno, il pomeriggio inoltrato, quindi di corsa, (In taxi vista l’esiguità dei costi) ci avviamo verso la mitica piazza Tian’ Anmen ormai famosa per la protesta degli studenti e degli intellettuali cinesi avvenuta tra Aprile e Giugno del ‘89.
Sconfinata e piena di gente, ci mostra la maestosità di questa nazione e soprattutto il loro nazionalismo rimarcato dalla presenza persistente di bandiere rosse e fotografie di Mao Tse Tung.

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Ormai è quasi sera e dopo una estenuante contrattazione con un “pilota” di “risciò” motorizzato, ci facciamo riportare nella strada del nostro hotel, caratterizzata da un frequentatissimo mercatino, che ci vede approcciare per la prima volta, con i loro cibi superspeziati, lo spuntino pre-cena. La sera decidiamo di visitare la zona dei Laghi Shisha, lunghe banchine dove la gente passeggia e può sbizzarrirsi nella ricerca di ristoranti caratterizzanti i propri gusti.
Pechino potrebbe sembrare una metropoli retrò per i suoi abitanti, ma posso assicurarvi che i giovani sanno come divertirsi, alcune discoteche curate nei minimi particolari e piene di gente alla moda rapiscono il nostro interesse.
Il sole splendente in China? Evento assai raro! Di mattina presto con un taxi contattato il giorno prima, ci dirigiamo verso la Grande Muraglia e precisamente nel punto d’osservazione di Mutianyu a 90 km da Pechino, meno famoso di Badaling, ma di gran lunga più caratteristico.
Lungo la strada decidiamo di fare una sosta presso le Tombe Ming (probabilmente d’importanza notevole a livello religioso, ma, sconsigliate dal punto di vista dell’attrattiva).

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Come vedete nella foto la Grande Muraglia ci lascia a bocca aperta, percorriamo all’incirca 2 km degli oltre 6000 di lunghezza, l’averla calpestata è una sensazione indescrivibile.
Questa mattina il nostro obbiettivo sarà di captare più informazioni possibili della Città Proibita data la complessità della storia degli imperatori cinesi consiglierei di munirsi di una guida dettagliata per avere una visione più ampia del complesso.
Il pomeriggio con delle biciclette affittate, ci standardizziamo a “loro” e lungo le efficienti piste ciclabili della città, pedaliamo fino alla zona degli Hutong dove si trovano una moltitudine di vicoletti caratteristici, costeggiati dalle piccole case ad un piano che si inoltrano per tutta la città vecchia, lungo il fiume Chaobai che l’attraversa.
Qui ci sono tantissimi negozietti dove si possono acquistare souvenir di ogni genere, non prima di aver contrattato fino a perdere la voce!
La sera una passeggiatina verso il quartiere finanziario Chaoyang dove risiede Il Nido D’Uccello, lo stadio rappresentante la XXIX edizione dell’olimpiade l’anno scorso.
Silk Market, un nome che consigliamo di non dimenticare, luogo dove lo shopping è un culto a partire dall’abbigliamento per finire con l’elettronica.
Il primo pomeriggio siamo all’aeroporto internazionale dove voleremo verso Xi’an.
Non appena arrivati, Io e Marco, mentre Simone e Antonella aspettano nel taxi, ci avventuriamo nella stazione della città dove speriamo di trovare un treno che fra 2 giorni ci porti a Shanghai.
Piccola premessa: data l’ostilità e la poca apertura dei cinesi verso gli occidentali, tutte le indicazioni, orari e date sono in caratteri cinesi per cui con molta fortuna riusciamo a prenotare un Soft Sleeper (Cabina con 4 posti letto) che dopo 14 ore di viaggio ci condurrà a destinazione.
Mattina presto, siamo prontissimi per la nostra breve visita presso i Terracotta’s Warriors, all’incirca 1000 statue rinvenute fino ad oggi delle 8000 quantificate, ognuna con tratti somatici diversi dall’altra, tra guerrieri, cavalieri e commensali, scoperti nel ‘74, dopo che il contadino proprietario della terra scavando per cercare l’acqua, ne fece riaffiorare per caso uno.
Patrimonio mondiale dell’Unesco, oggi è uno dei posti più visitati nella Cina moderna.
Rientriamo presso il Canaan International Hotel, non è dei migliori ma per il tempo trascorsovi all’interno a € 12,00 per persona a notte è più che soddisfacente.
Il nostro treno è alle 17,00 per cui sfruttiamo la mattinata per visitare la città all’interno delle mura, essendo una delle poche con le stesse ancora intatte, e dopo aver preso un altro “risciò” ci dirigiamo a sud dove sorge imponente la Pagoda dell’Oca Selvatica uno dei simboli rappresentativi della città. Xi’an si avvicina molto più a quello che avevamo immaginato come Cina.
La stazione caotica, ci regala una sorpresa, la piccola Sissi, una bimba di 6 anni che spinta in maniera veemente dalla mamma scambia con noi qualche parola in inglese mostrandoci grande orgoglio per quello che sta imparando a scuola.
Il viaggio trascorre lento tra una partita a carte, un po’ di musica e qualche pasto cinese.
La mattina seguente alle 8,00 in punto siamo a Shanghai.
Metropoli sconfinata con grattacieli altissimi ci vede spesso e volentieri con il viso rivolto verso l’alto, preso un taxi facciamo una brevissima sosta presso il nostro albergo il Bund Riverside Hotel gran lusso, ma con una spesa irrisoria.
Per non sprecare la mattinata, un taxi ci porta subito verso il futuristico quartiere Pudong con il suo grattacielo più alto il World Financial Center, 492 mt. con l’attuale punto d’osservazione più alto al mondo.. 100° piano, 474 mt. d’altezza e pavimento in vetro! Dopo qualche foto di rito e aver pranzato dal mitico Papà Mario, vogliamo deliziarci con il Jade Buddha Temple a nord della città, deve la sua fama alla presenza all’interno di una statua di giada bianca alta 2 mt. e dal peso di oltre 1000 kg.
Per la sera non avremo particolari problemi nel trovare punti di aggregazione con la popolazione locale data la bellezza di alcune discoteche del posto come il Muse, lo Sky Club, il J’S Shanghai o il BM Club.
La nostra mattinata scorre in totale relax e nel pomeriggio passeggiamo per il Bazar Yuyuan.
Posto nella città vecchia, è un’area ricreata in perfetto stile Ming dove souvenir e piccoli oggetti artigianali la fanno da padrone. Il giardino Yuyu Garden attiguo, merita considerazione per il verde presente in mezzo alle imponenti costruzioni della città.
La sera il battello che percorre il fiume Huangpu ci fa ammirare lo skyline di notte.. tra poche ore Marco e Antonella partiranno alla volta dell’Italia mentre Io e Simone, la mattina dopo, prenderemo un velocissimo treno che ad oltre 250 km/h ci condurrà verso Shozu, una delle tante cittadine cinesi concepite sullo stile veneziano ricche di storia e soprattutto di ponti!
Al ritorno una passeggiata sulla Nanjing Road e l’indomani, Kuala Lumpur e Malacca ci aspettano!
Un caro amico di ritorno dalla Cina, qualche giorno antecedente la mia partenza, mi scrisse: “Se vuoi vedere la Cina devi correrle dietro… Se vai abbastanza veloce scoprirai che la Cina è bellissima proprio dove non ci sono i Cinesi… imparerai a scrivere come loro, a spingere e ad urlare… sputa su ciò che ti sei lasciato alle spalle, sputa su tutto quello che sei stato e non vuoi più essere e sputa sulle scarpe del cinese, prima che lo faccia lui… Non c’è tempo per dormire, si può farlo solo su cuccette, hard o soft che siano… Questo cibo “sweet and sour” è la vita, lascia solo che sia la parte dolce l’ultima ad andare via… Mi ero fermato, non succederà più…”.
Patrick – www.cadillactrip.it Viaggi nel Mondo

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