I consiglieri: “La vita della gente è rovinata”

Gli odori molesti nei pressi della Kyklos in questi giorni sarebbero aumentati

Dopo la morte di Fabio Lisei e Roberto Papini, in circostanze ancora da accertare, in data odierna e a detta dell’Avv. Di Silvio, il sequestro dell’impianto Kyklos di Aprilia sarebbe stato convalidato: “La convalida del sequestro è stata indetta poiché l’impianto sarebbe un pericolo per la salute pubblica e molto probabilmente si prospetta un avvicendamento della tipologia del reato”. L’impianto, posto sotto sequestro, di conseguenza non può ottemperare allo smaltimento del percolato e del compost e tale condizione avrebbe causato la persistenza nonché l’aumento di odori molesti, provocando un possibile peggioramento delle condizioni di vita dei residenti.

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Su questa vicenda il centrosinistra e il centrodestra, rivali storici per eccellenza, avrebbero trovato una comunione di intenti ed insieme pretendono chiarezza: “Il sopralluogo effettuato stamattina da parte mia e del consigliere Carmen Porcelli è servito per valutare e verificare in loco la presenza di cattivi odori, denunciati anche in questi giorni da parte dei residenti, che alloggiano vicino allo stabilimento Kyklos. Durante la visita abbiamo notato dei camion fermi nello spazio antistante l’impianto e potrebbero essere la causa dell’aumento di questi odori molesti. Inoltre, nei pressi della struttura vi è una sorta di autobotte autorizzato allo spurgo e allo spegnimento. Dopo il sopralluogo odierno posso assicurare che il fetore è aumentato a dismisura, dal momento in cui tutto il materiale è posto sotto sequestro, le piogge e il caldo di questi giorni, hanno accentuato l’emanazione di questi odori nauseabondi, per non parlare della quantità di insetti. Dopo 10 minuti siamo dovuti scappare via, ci bruciava la gola. Le persone hanno affisso il cartello “affittasi” al di fuori delle proprie case; alcune famiglie si stanno separando, non sopportano più questa situazione. La nostra specifica richiesta è quantomeno quella di autorizzare il più presto possibile, mantenendo l’impianto sotto sequestro, lo smaltimento del materiale in decomposizione, che sta creando molti problemi. E’ impensabile sostenere questa situazione, bisogna intervenire; la vita della gente è rovinata, il tenore di vita peggiora giorno dopo giorno e la soglia di sopportazione è arrivata al limite. Dal Sindaco, quale figura di primo ordine riguardo alla salute e alla sicurezza dei cittadini, pretendiamo che prenda una posizione, capire come dobbiamo comportarci, non aspettare gli atti della Magistratura, la salute pubblica prima di tutto. Ricevere l’autorizzazione a smaltire i materiali in decomposizione è un prima passo nei confronti dei cittadini e speriamo che il Sindaco si muova in tal senso”.

Melania Orazi

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