Viaggio nei luoghi della Battaglia di Aprilia: la mostra dell’Associazione The Factory 1944

In questa puntata del nostro reportage conosceremo l’Associazione Storico Culturale The Factory 1944 che ci accompagnerà nei prossimi episodi

Dopo aver presentato i tratti salienti della storia della famiglia e della Tenuta Calissoni Bulgari, è arrivato il momento per il nostro reportage di concentrarsi sul coinvolgimento del territorio apriliano nella Seconda Guerra Mondiale. Ad accompagnarci in questo viaggio sarà l’Associazione Storico Culturale The Factory 1944, alla quale dedicheremo la puntata odierna.

                Nata nel 2011, essa è composta da appassionati di storia militare che hanno deciso di riunirsi e dedicare il loro tempo alla valorizzazione della storia del territorio apriliano. Grazie ai dettagliati resoconti delle battaglie combattute nel Lazio dopo lo sbarco alleato, di cui cominceremo ad occuparci a partire dalla prossima settimana, capiremo come Anzio e Nettuno, considerati gli epicentri dell’offensiva alleata in Italia, fossero in realtà le retrovie dell’operazione condotta da britannici ed americani nel territorio laziale. E come sia invece la zona di Aprilia, Ardea e Cisterna il vero snodo cruciale delle battaglie del 1944. Ma avremo tempo per approfondire. Come detto, infatti, oggi ci occuperemo di presentare l’Associazione che ci accompagnerà nell’affascinante viaggio nel tempo che ci attende.

Da otto anni i soci di The Factory 1944 vengono coinvolti dalle scuole, non solo di Aprilia, per far conoscere ai giovani i dettagli più importanti della guerra che fu combattuta sui nostri territori 74 anni fa. Un progetto di divulgazione storica che si sta allargando sempre di più, coinvolgendo l’intera aera interessata dai combattimenti. Nel 2014, infatti, l’Associazione ha vinto un bando regionale che prevedeva l’organizzazione di manifestazioni inerenti il 70° anniversario della liberazione delle zone laziali dall’occupazione nazi-fascista. Oltre alle iniziative previste dal bando, messe in campo anche grazie alla collaborazione delle Istituzioni cittadine, The Factory 1944 presentò alla Regione un ulteriore progetto, tutt’oggi in fase di realizzazione. Si tratta dell’installazione di totem riportanti informazioni di carattere storico, scritte in italiano, inglese e tedesco, da installare nei luoghi più significativi delle battaglie della Seconda Guerra Mondiale. I sedici totem previsti copriranno tutti quei luoghi del territorio apriliano, e ad esso limitrofo, che furono teatro degli scontri tra gli Alleati e tedeschi; alcuni di questi sono già visibili nella zona di Aprilia, come ad esempio sul cavalcavia di Campo di Carne. A conclusione della posa dei totem, inoltre, sarà possibile consultare tramite il proprio smartphone i dettagli delle singole battaglie indicate nelle bacheche grazie ad un codice QR che rimanderà ad una pagina dedicata.

                Pochi anni fa, l’Associazione The Factory 1944 ha aderito insieme ad altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma alla istituzionalizzazione della data del 28 maggio come giorno della liberazione di Aprilia. Ogni anno, in quella data, la Tenuta Calissoni Bulgari ospita una manifestazione a carattere storico che ripercorre, come faremo noi di Sfera Magazine a partire dalla prossima settimana, le fasi salienti delle battaglie combattute nel 1944 dopo lo Sbarco. Nella ricorrenza di quest’anno hanno partecipato a questa manifestazione oltre 1.200 persone, segno del grande apprezzamento per l’iniziativa e la qualità dell’organizzazione.

                Tra le tappe della visita alla tenuta Calissoni Bulgari organizzata in questa occasione c’è anche quella dedicata alla mostra allestita da The Factory 1944. All’interno dell’edificio messo a disposizione dalla famiglia proprietaria della Tenuta, l’Associazione ha potuto sistemare molti degli oggetti collezionati nel corso dei decenni dai suoi membri e frutto, in molti altri casi, delle donazioni di privati cittadini. Dalla riproduzione delle divise militari a quelle delle armi, dai veicoli d’epoca a parti dei cingoli del carrarmato rimasto per un breve periodo abbandonato in Piazza Roma. Il tutto è visibile attraversando due corridoi costeggiati da pannelli su cui compaiono le foto più significative scattate durante le operazioni alleate. Un tuffo nel passato che permette anche di vivere in prima persona cosa potesse voler dire essere al fronte. I set da barba, i contenitori delle razioni di cibo, il contenuto delle valigette del pronto soccorso, le boccette potabilizzatrici (contenenti delle pasticche in grado di rendere potabile l’acqua ancora paludosa delle zone pontine), elmetti originali appartenuti a soldati caduti in battaglia. Dei veri e propri cimeli che rendono la visita alla mostra dell’Associazione The Factory 1944 un appuntamento imperdibile per chiunque voglia conoscere la storia del territorio durante uno degli eventi che hanno deciso le sorti del XX secolo.

                Un viaggio che anche molti reduci, o discendenti di combattenti impiegati in quelle battaglie, decidono di effettuare. Frequenti sono infatti le visite di militari che hanno combattuto nei territori pontini, alcuni dei quali hanno scelto di diventare parte integrante dell’Associazione. Nei prossimi mesi, ad esempio, è attesa la visita di un soldato austriaco di 94 anni che ha ottenuto i “gradi” di membro onorario dell’Associazione The Factory 1944. Durante la sua visita, così come accade per tutti gli ospiti della Tenuta Calissoni Bulgari, sarà accompagnato nei luoghi che inizieremo a scoprire dalla prossima puntata con i mezzi originali dell’epoca. The Factory 1944, infatti, ha a sua disposizione dei veicoli militari appartenuti alle forze americane ed abbandonati in Europa al momento del rimpatrio, vista l’eccessiva difficoltà di reimbarcarli tutti. Tra i veicoli con cui si può visitare la Tenuta Calissoni Bulgari c’è anche una Dodge WC 56, detta “Command car” perché utilizzata per le ricognizioni degli ufficiali: il Generale Patton, ad esempio, era solito muoversi con l’ausilio di questi mezzi. Per ogni veicolo inviato al fronte ne restavano altri undici nelle retrovie per essere utilizzati come “magazzini”, ovvero come fonte da cui attingere i pezzi di ricambio con cui sostituire le parti danneggiate dei veicoli “titolari”. Questo perché, secondo le previsioni dell’esercito americano, per ogni auto di quel tipo era previsto un mese di vita: per averle a disposizione tutto l’anno, dunque, era necessario avere sufficienti pezzi di ricambio presi per l’appunto dalle altre auto dello stesso modello prodotte in serie.

                Non per tutti i modelli funzionava in questo modo, perché ogni tipologia di veicolo aveva le sue peculiarità e le sue necessità di manutenzione. Ma è un esempio efficace delle curiosità che scopriremo meglio a partire dalla prossima puntata del nostro viaggio, quando partiremo alla scoperta dei luoghi in cui furono combattute le battaglie della Seconda Guerra Mondiale. Accompagnati, ovviamente, dagli esperti dell’Associazione The Factory 1944.

 

di Massimo Pacetti

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