Il vero significato del Natale per l’assessore D’Alessandro.

L’assessore D’Alessandro scrive una riflessione sui suoi social sul Natale, invitando tutti a pensare.

 
“I Re Magi sono partiti inseguendo una stella. Dovevano essere persone disposte a mettersi in gioco, a cercare un senso più profondo nelle proprie vite e nel mondo che li circondava. Completamente assorti in questa ricerca, essi non hanno esitato a lasciare la sicurezza e gli agi della propria terra, della propria casa, e illuminati solo dalla speranza, hanno intrapreso un cammino lungo e periglioso, divenendo essi stessi Stranieri in terre stranieri (extracomunitari).


Cercare, capire, allargare i propri orizzonti. Affrontare pericoli, superare i propri limiti, senza arrendersi, senza perdere la speranza, anche quando tutto sembra cadere, anche quando abbiamo l’impressione che sia tutto inutile. Non smettere mai di camminare, di seguire la nostra stella, e nel farlo aiutare gli altri, quelli che si incontrano lungo il cammino, senza una ragione, senza un tornaconto. Solo perché sono lì, in viaggio, anche loro, forse più smarriti di noi, più spaventati, più soli nella notte.

Questa è la vera ricchezza, il potere che fa di un uomo comune un re: donare oltre se stessi, senza interesse, senza aspettarsi nulla in cambio. Dare talmente tanto da sentirsi arricchiti ogni volta che lo si fa, come se togliendo a noi stessi per dare agli altri, in realtà, in quel semplice gesto, noi stessimo accumulando ricchezze ancora maggiori. La sola povertà non deriva da ciò che non abbiamo, ma da ciò che non sappiamo dare agli altri. Tutti i nostri affanni, i nostri sacrifici, non sono nulla davanti all’infinito Amore di Dio. Un amore che è solo dare, senza chiedere nulla in cambio, senza che ci sia un credito da saldare.

Questo amore è quello a cui noi tutti dovremmo anelare, la verità luminosa e splendente come una stella che dovrebbe guidare le nostre notti. Tutto si riduce solo a questo: amare e donare, fare della nostra stessa esistenza un atto d’amore, un’offerta agli uomini e a Dio. Solo in questo modo sapremo trovare la luce che palpita oltre la realtà, il senso più vero e profondo dell’esistenza. E allora anche noi riconosceremo in un bambino che piange in una mangiatoia l’unico Dio, l’unico, vero Amore.

A noi, i nuovi Re Maggi, i nuovi stranieri in terre dove quel senso di umanità sembra perduto, auguro di ritrovare la Luce che rischiari il cammino delle nostre Vite.

A voi che siete la Stella e la strada da percorrere e la mia famiglia, Auguro la gioia di riscoprirsi tutti fratelli.

Il vostro, ancora in fasce, fratellino”

 

Chiara Ruocco

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