ANPI presente a Campoverde

ANPI in protesta contro il Prefetto e il questore di Latina e il Sindaco di Aprilia. L’ANPI rassicura:” Il 25 Aprile saremo presenti a Campoverde”.

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Circolo NPI “Vittorio Arrigoni” Aprilia:

Alla fine, com’era nelle previsioni dei più scettici, sul tema Cippo Campoverde, è prevalsa ancora la doppiezza, la scaltrezza dei funzionari in tutta la “catena di comando”. Un vero e proprio “cordone sanitario” è stato costruito attorno all’ANPI che anche quest’anno si è battuta in piena autonomia perché le Istituzioni difendano la Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Liberazione contro chi invece, proprio il 25 Aprile, inneggia al fascismo “denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza” incorrendo in un reato (legge Mancino n. 205 del 1993). Noi, che abbiamo fiducia nelle Istituzioni e alle quali ci siamo rivolti in piena serenità perché sentiamo di aver intrapreso una giusta battaglia di fedeltà costituzionale, ci sentiamo profondamente amareggiati.

– Civilmente ma fermamente protestiamo nei confronti del Sig. Prefetto della Provincia di Latina che ha ritenuto di non rispondere alla lettera inviatagli dall’ANPI “Vittorio Arrigoni” di Aprilia in data 4 Aprile in cui chiedevamo di intervenire sul merito del Cippo di Campoverde per manifesta violazione della Legge Mancino.

– Civilmente ma fermamente protestiamo nei confronti del Sig. Questore di Latina che, a conoscenza degli insulti e minacce ricevute dall’ANPI di Aprilia da parte di estremisti neofascisti, riconosciuti e denunciati e presenti ogni anno presso il Cippo, non ha ritenuto di dover rivedere l’autorizzazione concessa per la commemorazione dei repubblichini anzi ha cercato di vietare all’ANPI di manifestare per il rispetto della Costituzione.

– Civilmente ma fermamente protestiamo nei confronti del Sindaco di Aprilia sul cui territorio è presente un manufatto probabilmente eretto illegalmente, dedicato ai combattenti fascisti ed utilizzato ad onorare la memoria dei giovani repubblichini, a diffondere idee contrarie alla democrazia e frequentato da leaders di estrema destra. Protestiamo nei confronti del Primo cittadino perché, nel comunicato stampa all’indomani delle aggressioni e minacce all’ANPI, non ha saputo esprimere parole di condanna nei confronti dei neofascisti e, cosa ancor più grave, ha invocato la libertà di pensiero, consentendo ai cittadini di pensare che l’insulto ai Partigiani sia legittimo tanto quanto la difesa della Repubblica democratica.

Il 25 Aprile l’ANPI sarà presente a Campoverde, come sempre, per segnalare ancora una volta l’incostituzionalità del neofascismo sconfitto per sempre nel 1945 dai Partigiani e dall’esercito alleato, l’improponibilità di un ventennio di storia italiana tragico e illiberale, per ricordare la nascita, proprio da quella vittoria, della Repubblica italiana. Di fronte ci saranno i neofascisti, raccolti intorno al Cippo eretto in onore della X MAS, Folgore e CC.NN che combatterono con i nazisti contro gli alleati; inneggeranno al fascismo e non ci faranno mancare i “saluti romani”. Noi ci auguriamo e sollecitiamo affinchè gli uomini delle Istituzioni abbiano ancora la forza e il coraggio di respingere qualsiasi offesa ai principi per cui troppi hanno dato la vita. Noi abbiamo il dovere di rispettarli e di tramandarne la memoria“.

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