APL sulla questione ASAM: “Migliorare non svendere”

Aprilia In Prima Linea critica anche la doppia faccia del Pd sul tema

Convocato per venerdì 11 luglio il prossimo consiglio comunale. Al centro del dibattito il destino dell’Aprilia Multiservizi, della Progetto Ambiente oltre che delle farmacie comunali. “Ora più che mai – spiega Sabrina Esposito Montefusco, presidente di Aprilia In Prima Linea – vanno posti dei paletti ben precisi poiché qui oltre che di servizi parliamo di persone. Troppo spesso le vicende economiche e politiche si stanno spersonalizzando portandoci a ragionare solo sui numeri, ma dietro ci sono le persone quindi, bisogna ricordare bene che le ipotesi di spacchettamento e privatizzazione portano con loro lacrime e sangue sia per i cittadini che per i lavoratori.”sabrina esposito montefusco

“Non si comprende inoltre come mai l’ASAM funga da parafulmine e su di lei spesso si abbattano gli strali di tanti politici, mentre, sui conti lievitati della Progetto Ambiente si parla poco”. Aprilia in Prima Linea oltre ad osteggiare l’ipotesi di privatizzazione dei servizi sia sociali che tecnologici, sottolinea la forte divisione sulla questione del PD che definisce “sempre più somigliante a un personaggio mitologico con due facce”.

“Se è vero che l’anima “civatiana” è molto vicina alle nostre posizioni su questo argomento – spiega  Sabrina Esposito Montefusco – è vero anche che i membri che siedono in consiglio comunale, invece di opporsi a qualsiasi ipotesi di modifica che vada a danno dei lavoratori come ad esempio un cambio di contratto, perdono tempo a rinfacciare le politiche spartitorie e lottizzatici del passato dalle quali anche il loro partito non può dirsi estraneo. Le operazioni di privatizzazione dei servizi svolte negli altri comuni non hanno dato né risparmi di spesa né miglioramento dei servizi ed è ora di dirlo.” Secondo Aprilia In Primia Linea l’Asam deve essere migliorata e “resa davvero il braccio operativo del Comune ottimizzando e tagliando gli sprechi ma, questo non sia solo la scusa per aprire la porta all’ingresso dei privati nei servizi tornando alla tragica situazione della fine degli anni ’90.”

Melania Limongelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *