Aprilia Possibile: no all’alienazione di immobili comunali

Il movimento di centrosinistra lancia la proposta: riqualificazione in poli culturali associativi e decentrati attraverso i fondi europei.

Aprilia Possibile torna sull’appello lanciato già tre anni fa di rivitalizzazione e recupero di immobili per farne non merce da alienare, ma sedi destinate alla cultura e all’aggregazione.

I rappresentanti del movimento traggono le somme di alcune loro proposte, con lo sconforto di non aver visto nulla realizzarsi.

“Nel 2015 – si legge in una nota – lanciammo un appello all’amministrazione perché rispondesse al bando di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e chiedesse il comodato d’uso gratuito dei locali della stazione ferroviaria di Campo di Carne. A settembre dello scorso anno, chiedemmo all’amministrazione di fare un passo indietro rispetto al bando per l’alienazione di immobili comunali come l’ex scuola di Carano, o quella occupata abusivamente di via Mediana, e di non venderli. Gli edifici che l’amministrazione ha tentato più volte di vendere senza esito, vanno invece riqualificati in poli culturali associativi e decentrati, attraverso l’utilizzo dei fondi europei, per poi metterli a disposizione della collettività dando i nuovi spazi in gestione ad associazioni che ne possano fare dei presidi culturali, magari chiedendo in cambio l’installazione e la gestione di biblioteche e sale studio decentrate dove i ragazzi possano studiare, leggere e approfondire. Avevamo immaginato e proposto la creazione di un polo culturale che fosse un ritrovo di idee, persone e storie. Luoghi di aggregazione di cui ad Aprilia si sente una profonda mancanza, specialmente nelle aree distanti dal centro Città. Percorsi già avviati in molti altri Comuni italiani, che hanno costruito – in maniera virtuosa – delle iniziative di socialità di alto livello. Le nostre proposte sono rimaste lettera morta”.

Al di là della premessa, l’occasione è quella del rilancio di proposte e progetti a lungo termine. “Non vogliamo arrenderci – chiudono i rappresentanti di Aprilia Possibile – e continuiamo a chiedere insistentemente che l’amministrazione cambi strada, non perdendo le opportunità dei fondi europei e cominciando a pensare la Città del Futuro. Partendo dal recupero di ciò che già esiste.
Noi non siamo disposti a smettere di pensare e sognare Aprilia una Città fatta di aggregazione, partecipazione e cultura”.

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