CasaPound contro la proposta della sinistra: “Rispettare la nazionalità originaria”

La proposta di mozione presentata la scorsa settimana attira le critiche del gruppo apriliano di CasaPound. Parte il dibattito sulla vicenda

Era facile attendersi da desta una risposta negativa all’iniziativa nata dalle sinistre sulla concessione della cittadinanza onoraria ai figli di genitori stranieri nati in Italia e residenti ad Aprilia.

A contestare il progetto, con i consueti toni che non si prestano a fraintendimenti, è CasaPound, che ha affisso uno striscione eloquente all’ingresso di Aprilia, sulle cancellate del Parco Friuli.

A spiegare il testo dello striscione è il responsabile del gruppo apriliano, Michele Corbo:

L’idea che la cittadinanza sia sancita come un imposizione è irrispettosa delle cittadinanze originarie dei bambini.

Ai quali non viene negato nessun diritto, nemmeno quello di richiederla come scelta libera e consapevole dopo il diciottesimo anno di età.

Nessun sanitario in ospedale o medico di base nel suo studio accoglie le richieste di cura avanzate dai genitori dei giovani pazienti in base alla loro provenienza.

La scelta dell’accezione “colonialista” invece, sempre stando alla nota emanata dal movimento, si deve al fatto che l’idea di “imporre” la cittadinanza ai bambini stranieri arriva da

chi si pone su un piano di superiorità rispetto alle nazionalità originarie dei bambini.

Ignorando soprattutto i bisogni veri dell’infanzia.

Voler invece migliorare la qualità della vita di tutti i bambini della città di Aprilia – conclude la nota di Corbo – significa ripensare tutto.

Spazi pubblici gratuiti e sicuri per il gioco libero, biblioteche interculturali su tutto il territorio, supporti diffusi per lo studio.

Il dibattito è appena iniziato.

 

di Massimo Pacetti

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