Cittadinanza Onoraria alla Polizia Stradale: ritirato il punto in Consiglio

Non si è raggiunto l’accordo per l’assegnazione della Cittadinanza Onoraria alla Polizia Stradale. Punto ritirato e destinato al passaggio in Commissione

Non è stato trovato l’accordo tra le forze componenti il Consiglio Comunale sull’assegnazione della Cittadinanza Onoraria agli agenti della Polizia Stradale.

L’iniziativa del Consigliere Carmen Porcelli era stata introdotta nello scorso Consiglio, tenuto due settimane fa.

Con anche l’introduzione di un regolamento per l’individuazione dei criteri con cui assegnare l’onorificenza.

Proprio questo regolamento è stato il primo punto all’ordine del giorno, con un’approvazione unanime da parte del Consiglio.

Così come stati ratificati all’unanimità (ma con l’assenza dall’aula di tutti i Consiglieri di opposizione) i due punti riguardanti il settore finanziario.

Non si è arrivati invece alla votazione per l’assegnazione dell’onorificenza agli uomini del Comandante Massimiliano Corradini: dopo più di un’ora e mezza di discussione il punto è stato ritirato.

Questo perché, dopo l’illustrazione della prima firmataria dell’iniziativa, ovvero il Consigliere Carmen Porcelli, il Sindaco ha rivelato

“la volontà della maggioranza di non votare favorevolmente il punto all’ordine del giorno”.

Perplessità sono state espresse dal Consigliere Vincenzo Giovannini, cofirmatario dell’atto, che ha anche sottolineato come

“il votare contrariamente ad una iniziativa del genere è un gesto grave, una brutta figura per tutto il Consiglio Comunale”.

Proprio dal Consigliere Giovannini è partita, in conclusione del dibattito, l’idea di ritirare il punto per ridiscuterlo in altre sedi.

Per evitare una bocciatura che

“non è un bel segnale”.

Una proposta che il Consigliere Porcelli ha accettato solo dopo aver ricevuto assicurazione sulla convocazione di una Commissione deputata alla discussione dell’argomento.

Le opinioni dei Consiglieri

In molti si sono voluti esprimere sulla vicenda nel corso della discussione.

A partire proprio dai primi propositori dell’iniziativa, i Consiglieri Porcelli e Giovannini.

I quali non hanno nascosto la loro convinzione che la presa di posizione della maggioranza si dovesse al fatto che l’idea fosse partita da schieramenti avversi.

E che l’assegnazione del “San Michelino” deciso dalla giunta fosse un modo per “scavalcare” questa iniziativa da parte della maggioranza.

Una posizione messa in discussione dal Consigliere Michela Biolcati-Rinaldi:

“Se fosse stata una presa di posizione contro chi ha proposto l’assegnazione, non avremmo approvato il regolamento.

Invece quello era un atto importante, perché andava a colmare in maniera perfetta una lacuna che si riscontrava nella nostra città.

L’assegnazione ad un singolo corpo di forza pubblica della Cittadinanza Onoraria crea più di un problema”.

Così come affermato anche dal Consigliere Carmelo Antonio Terzo, infatti, tutti i corpi presenti sul territorio compiono atti meritori.

E lo fanno costantemente nel corso del tempo.

Dunque risulterebbe complicato scegliere quale sia il corpo più meritevole di riconoscimento.

Oltre a ribadire che

non stiamo facendo una bella figura“,

il Consigliere Terzo ha proposto di parlare nuovamente della questione, in modo da ridiscutere più approfonditamente la questione.

Polemiche tra le opposizioni

Un dato che ha colpito durante il dibattito ha riguardato lo scontro tra due schieramenti di opposizione.

I Consiglieri Romualdi e La Pegna, infatti, hanno sottolineato come nella presentazione della proposta gli schieramenti del centro-destra non siano stati coinvolti.

“Invito Lei Presidente – ha dichiarato il Consigliere La Pegna – a presentare questi argomenti in sede di conferenza dei capigruppo.

In modo da avere un confronto in merito prima di arrivare in Consiglio“.

Queste prese di posizione hanno però portato il Consigliere Porcelli a dure risposte verso i colleghi:

“Prima di fare certe affermazioni – ha affermato con durezza – bisognerebbe verificare.

Nella conferenza dei capigruppo in cui è stato portato questo punto ero l’unica rappresentante dell’opposizione.

E non è nemmeno corretto affermare che non c’è stato coinvolgimento.

È vero che il testo è stato firmato da me e dai Consiglieri del PD.

Ma l’atto era depositato presso l’ufficio di Presidenza, chiunque poteva accedervi per sottoscriverlo.

Quest’oggi mi vergogno a far parte di questa assemblea.

Ho ascoltato dei discorsi vergognosi, e sento un profondo senso di squallore”.

Quella che era nata come una proposta ampiamente condivisibile e condivisa ha invece scatenato una sorta di “tutti contro tutti”.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocata una nuova Commissione che dovrebbe essere risolutiva.

In un senso o nell’altro.

di Massimo Pacetti

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