Il Pd critica le scelte di Terra sulle municipalizzate

Mammucari:” Incomprensibile la posizione del comune sul tecnologico”

Il piano di ristrutturazione della Multiservizi, presentato dalla giunta durante l’ultimo consiglio comunale, punta sul potenziamento dei servizi alla persona e sul graduale esautoramento delle competenze nel settore tecnologico.

Nessuna rivoluzione in vista per la principale azienda speciale del comune di Aprilia, nè per la società Progetto Ambiente Spa. “Per quanto riguarda la Multiservizi – commenta Alessandro Mammucari, Segretario del Partito Democratico di Aprilia – incomprensibile la posizione sul settore tecnologico, per il quale viene prevista una lenta e progressiva agonia con la decisione di non investire più in questo settore ed attendere lo svuotamento con il pensionamento dei dipendenti oggi addetti a questo servizio. per il ritorno della funzione al settore pubblico.”

“Incomprensibile – continua – l’idea di gestire nei prossimi anni un settore importante dell’amministrazione comunale con la prospettiva del logoramento aziendale, senza prevedere gli appositi investimenti nelle attrezzature e nella formazione del personale”.

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Era il 2001 quando con l’idea di stabilizzare e dare un assetto definitivo al settore, si costituiva l’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi ponendo fine alla stagione delle Cooperative. Tale logica si applicava non solo ad importanti settori come il sociale ed il tecnologico, ma anche nell’ambito della cultura e della promozione del nostro territorio con la nascita delle altre due Aziende Speciali quella Culturale e quella dedicata alla Promozione e allo Sviluppo. “Era il 2001 – spiega Mammucari – e l’attuale sindaco Terra era all’interno della Giunta e molti altri componenti dell’attuale maggioranza erano all’interno di quella compagine di governo che nel giro di pochi mesi portava alla nascita di ben tre Aziende Speciali.”

“Oggi, dopo la chiusura di due Azienda Speciali, Terra delibera il dea profundis anche di gran parte dell’ultimo ente strumentale senza aver capito che il fallimento è stato nel tempo (i compensi pagati ai vari consigli di amministrazioni e collegi sindacali succedutesi negli anni (oltre 70.000,00 mila euro l’anno), nel non aver investito nella giusta misura in un settore, quello del tecnologico, centrale per il funzionamento della pubblica amministrazione, nel non aver controllato fin dall’inizio le perdite d’esercizio e i mancati pagamenti dei contributi da parte dell’azienda, ricordando – precisa il Segretario del PD – che è stato il 2004 l’anno peggiore per l’azienda con una perdita superiore ai 2.000.000,00, anno in cui l’attuale sindaco era all’interno della giunta comunale.”

“Con la mozione presentata dal Partito Democratico e dalle altre forze del centrosinistra, approvato dal consiglio comunale, abbiamo posto un argine invalicabile ad un eventuale privatizzazione del settore tecnologico e nei prossimi consigli comunali presenteremo delle ulteriori interventi per correggere la rotta tracciata dall’amministrazione, cercando di rivitalizzare con gli opportuni interventi un settore strategico quale il tecnologico.”

Melania Limongelli

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