Il sollecito di Grillini e Pentastellati sull’imposizione dei vincoli territoriali

Per evitare nuove richieste per l’installazione di discariche sul nostro territorio è necessario che “il Sindaco si impegni affinché vengano imposti quanto prima dei vincoli territoriali”

Continuano ad arrivare da più fronti richieste per un intervento dell’Amministrazione per l’imposizione dei vincoli territoriali.

Sembra infatti questa la strada più sicura per evitare che il progetto della discarica a Colli del Sole possa andare in porto.

E, oltre a questo, impedire nel futuro che altre società individuino in Aprilia la zona ideale per creare nuove discariche.

A chiedere un intervento celere del Sindaco sono due meetup del Movimento 5 Stelle, Grillini e Pentastellati.

I quali ricordano anche due norme che potrebbero risultare utili proprio per raggiungere questi obiettivi:

“È il Comune interessato – spiegano i due gruppi – piuttosto che la Conferenza dei sindaci, a decidere di rivisitare il piano provinciale.

Il quale stabilisce zone idonee ad ubicare possibili discariche in ambito comunale, come prevede chiaramente il D.lgs. 152/2006, confermato anche dalla Del. di Giunta Regionale n. 199 del 22/4/2016.

Ci chiediamo quale incoscienza conduca la nostra Amministrazione a non tenere conto dei due documenti citati.

Ci sembra infatti che al riguardo non sia mai stata convocata alcuna Commissione ambiente.

O se, invece, i medesimi siano stati ignorati prestando il fianco ad un Piano provinciale che ha già favorito la presentazione di due progetti di discarica in Aprilia.

Per la salvaguardia del nostro territorio – concludono i meetup – chiediamo a gran voce che il Sindaco si impegni affinché vengano imposti quanto prima dei vincoli territoriali definiti e certi.

Tali vincoli non potranno non tenere conto, sul nostro territorio, della presenza di impianti già esistenti, aree urbane, vincoli paesaggistici, fossi, aziende (anche ‘bio’), fonti sorgentizie ecc.
Un primo intervento in tal senso, quindi, dovrebbe essere proprio orientato a far si che il Comune escluda nuove aree di impianto nelle zone indicate dalla Provincia“.
di Massimo Pacetti

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