L’Assessore all’Ambiente promette battaglia sulla questione rifiuti romani

L’Assessore Michela Biolcati Rinaldi sostiene che l’incendio al TMB Salario sia una “invasione mascherata da emergenza”. E chiede alla Regione di intervenire

La politica apriliana si compatta nella lotta contro l’arrivo dei rifiuti romani.

Il Sindaco ha contattato la Regione, le opposizioni si schierano unite contro questa soluzione ponte e l’Assessore all’Ambiente parte all’attacco.

Michela Biolcati Rinaldi, titolare per i prossimi cinque anni dell’ufficio ambiente del Comune, promette battaglia per scongiurare l’arrivo dei rifiuti dalla Capitale dopo l’incendio al TMB Salario.

La situazione di per sé, secondo l’Assessore, suona molto strana:

I rifiuti – spiega la Biolcati Rinaldi – arrivano ad Aprilia perché Roma continua colpevolmente a rinviare l’individuazione di aree idonee a soddisfare le proprie necessità.

Scaricando sui territori limitrofi i rifiuti della Capitale.

Questa è la sola ragione di una invasione mascherata da emergenza e se non la si comprende di sicuro non potremo trovare la soluzione.

L’incendio scoppiato al TMB Salario è l’ennesimo episodio al quale viene impropriamente conferito il carattere d’urgenza.

Ha tutta l’aria di essere una strategia pianificata per abbandonare alle province i rifiuti di Roma.

L’inerzia è il miglior alleato di coloro che vogliono sfuggire alle proprie responsabilità.

Benefit Rida e Regione Lazio

Tra questi viene riconosciuta anche la Regione Lazio, alla quale l’Assessore apriliano chiede di intervenire, sia si questa vicenda che si quella dei benefit Rida.

L’azienda di Via Valcamonica si è infatti resa disponibile ad accogliere i rifiuti provenienti da Roma, cosa che ha indispettito gli uffici di Piazza Roma visti gli arretrati del ristoro:

La Regione Lazio – prosegue l’Assessore – non è la causa di questa situazione.

Ma ha tutti gli strumenti per intervenire a tutela dei cittadini.

Per questo all’Assessore Massimiliano Valeriani vorrei chiedere queste poche e semplici cose:

  • un piano per uscire da una emergenza che “emergenza” non è. Venga stabilita subito una data di chiusura della crisi oltre che un crono programma che in maniera condivisa e trasparente scandisca tutte le tappe per la sua gestione;
  • prepararsi ad esercitare i poteri sostitutivi nel caso in cui Roma continui a rinviare l’individuazione di un sito idoneo al trattamento dei rifiuti: questo è il vero nodo;
  • aprire immediatamente un tavolo con la RIDA Ambiente perché prima (e non dopo) di ricevere i rifiuti dei romani il Comune incassi immediatamente il ristoro che gli spetta. Continuare a sottrarre queste risorse alla Città sarebbe aggiungere il danno alla beffa e la Regione ha la capacità per garantire questo risultato.

La guerra è appena iniziata.

di Massimo Pacetti

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