Mobilitazione per dire “No” ai rifiuti di Roma, la voce di MovAp si unisce al coro

Il gruppo chiede all’Amministrazione di agire concretamente per giungere al pagamento delle somme dovute da Rida. E tuona: “Aprilia non è più disponibile ad essere la pattumiera di Roma”

I coro di voci contrarie al dislocamento di parte dei rifiuti romani sul territorio apriliano cresce sempre di più.

Anche MovAp grida il suo “No” all’arrivo di nuovi tonnellaggi nella nostra città dopo l’incendio al TMB Salario.

Sullo sfondo di questa lotta, si staglia sempre la figura della Rida Ambiente, azienda a cui sono destinati i rifiuti inviati dalla Capitale.

Aprilia non è più disponibile ad essere la pattumiera di Roma

è il monito lanciato da Alessandro Mammucari, portavoce del gruppo.

Anche perché quei rifiuti andrebbero ad aggiungersi alla soglia trattata normalmente dall’azienda di Via Valcamonica, che dovrebbe aumentare di conseguenza la quota di benefit da versare al Comune.

Quota che, come ormai è noto a tutti, non viene versata dal 2010.

Si andrebbe dunque ad avvantaggiare un privato che, al momento, si trova in debito con l’Ente e a penalizzare la cittadinanza.

Una situazione a cui MovAp chiede all’Amministrazione di porre rimedio:

È il momento di reagire con forza a quanto sta accadendo – afferma Mammucari – ponendo in essere tutte le azioni necessarie sia nel breve che nel lungo periodo.

In primis, adottare immediatamente l’ingiunzione di pagamento nei confronti della Ri.Da per quanto riguarda l’incasso delle somme certe dovute al comune di Aprilia.

E stimare quelle la cui esatta determinazione non è stata possibile con la relazione dell’Ing. Cavallo.

In particolar modo per quanto riguarda i quantitativi trattati per conto dell’AMA.

In secondo luogo, istituire subito una funzione all’interno dell’amministrazione comunale per la gestione del benefit ambientale.

Il quale, come ampiamente accertato, rappresenta un’entrata patrimoniale amministrativa per il nostro bilancio.

E come tutte le entrate deve essere appositamente gestita all’interno dell’ufficio tributi.

Da subito quindi l’attivazione delle procedure per l’esatta quantificazione del benefit ambientale anche in relazione ai nuovi quantitativi trattati.

Non resta che attendere le prossime mosse delle parti in causa.

rifiuti dicarica

di Massimo Pacetti

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