“Mancanza di programmazione e conflitti interni” alla base dei problemi a Casello 45

Aprilia Possibile addebita le colpe di quanto sta accadendo a Casello 45 ai “dieci anni di promesse non mantenute” dalla Giunta

Continuano ad arrivare critiche sull’operato dell’Amministrazione Comunale riguardo la situazione di Casello 45.

Aprilia Possibile interviene sulla vicenda ravvisando due elementi fondamentali che hanno portato all’isolamento del quartiere:

“I cittadini pagano:

1. La mancanza di programmazione urbanistica della Città da parte della maggioranza, che amministra questa città da 10 anni.

2. I conflitti interni alla stessa maggioranza.

Si era a conoscenza da anniafferma uno dei coordinatori del movimento, Roberto Fiorentini – della necessità di aprire un nuovo collegamento alternativo al Casello che consentisse ai cittadini di raggiungere il centro città.

Eppure il progetto era stato presentato in sede di Commissione Urbanistica soltanto nel giugno 2017.

Dove, tra l’altro, una parte della maggioranza si era detta contraria al progetto.

L’Assessore al ramo, nonché Vicesindaco, Franco Gabriele era stato costretto ad interrompere la Commissione.

Un progetto che, ricordiamolo, porterà nuove cubature di cemento residenziale presso la stazione ferroviaria di Campo di Carne.

Andando ad aumentare quindi il carico di utenze del tratto viario interessato.

Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso per la sospensione dei lavori.

La responsabilità – sottolinea ancora Fiorentini – è infatti tutta del Sindaco, della Giunta e della maggioranza.

Per aver atteso l’inizio dei lavori prima di realizzare (e non progettare semplicemente) una soluzione fattibile e concreta per gli abitanti”.

Dieci anni di promesse non mantenute

Aprilia Possibile ribadisce anche altre mancanze dell’Amministrazione rispetto alle promesse elettorali.

Ovvero la mancata risoluzione dei problemi delle altre borgate apriliane, non solo quelli di Casello 45:

Le liste civiche da ormai 10 anni al governo della città – ricorda AP – si presentarono come “salvatori della patria” dal disastroso governo Santangelo.

Come i difensori delle borgate, che avrebbero fatto risorgere Aprilia.

Il fallimento di questi anni di governo è invece sotto gli occhi di tutti.

Dieci anni di promesse non mantenute, mentre il cemento dei privati (quello sì, sembra avere sempre una corsia preferenziale) continua ad invadere la città.

A Campo di Carne, come in molte aree della città, servivano marciapiedi, illuminazione, viabilità, fogne.

Aprilia è ormai una città abbandonata con un’amministrazione allo sbando.

Mancanza di programmazione e conflitti interni a questa amministrazione: ne fanno le spese ancora una volta i cittadini.

L’Amministrazione dimostra ancora una volta di non aver a cuore gli interessi della nostra comunità.

Basta!”

di Massimo Pacetti

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