Rida al contrattacco: “Grazie a noi chiuso il tritovagliatore di Ostia”

L’amministratore di Rida Ambiente rivendica gli aspetti positivi dell’accordo siglato tra Ama e Rida: “Risparmiati ai cittadini 4 milioni di € e benefici all’ambiente”

La querelle sull’accordo tra Ama e Rida si arricchisce di un nuovo aspetto.

Grazie all’intesa siglata poche settimane fa, si è arrivati nei giorni scorsi alla chiusura del tritovagliatore di Ostia.

Questa è, secondo l’amministratore di Rida Ambiente Fabio Altissimi, una prima conseguenza positiva dell’accordo:

Lo avevamo detto in tempi non sospetti – rivendica Altissimi – la soluzione della crisi romana era sotto gli occhi di Zingaretti.

Impianti Tmb erano presenti ad Aprilia e Frosinone.

Nonostante questo la giunta Pd ha caldeggiato non solo l’invio fuori regione dei rifiuti tal quale, in parte scongiurato.

Ma ha assecondato la scelta di spingere al massimo delle capacità il tritovagliatore mobile di Ama.

Grazie all’accordo con Ama, Rida Ambiente ha fatto risparmiare ai cittadini 4 milioni di euro.

I quali sarebbero serviti per portare le stesse quantità di rifiuti che arriveranno a Rida Ambiente in un anno fuori Regione.

Ma ha anche permesso di bloccare un impianto pubblico che, in barba alla legislazione europea, non tratta il rifiuto ma lo strizza e trita.

Un impianto pubblico che avrebbe potuto rischiare di diventare un pericoloso precedente.

Da utilizzare magari per altri imprenditori privati che non fanno necessariamente, come Rida Ambiente, del rispetto ambientale una priorità“.

La nota di Altissimi si conclude poi con una nuova stoccata alla politica, sia comunale che regionale:

“Ancora una volta il nostro impianto ha scombinato i piani a parte della politica.

Scatenando così una nervosissima reazione del Pd regionale e del sindaco della città di Aprilia Antonio Terra, civico sempre più vicino a quel partito.

Il tutto sottacendo sul progetto di discarica presentato dalla Ecosicura il 28 dicembre scorso, e del quale l’amministrazione comunale di Aprilia non ha ancora richiesto il progetto.

Due pesi e due misure che sanno oltremodo di campagna elettorale.

E che mostrano sempre più quali siano gli obiettivi dell’attuale asset politico regionale e locale”.

di Massimo Pacetti

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